maggioranza divisa 

Previdenza, dubbi sulla legge 

Consiglio regionale, stop alla discussione sui fondi complementari



BOLZANO. Il consiglio regionale è stato sospeso ieri in anticipo per problemi della maggioranza sul disegno di legge n.108 della giunta, che prevede modifiche alla legge del 1997 «Interventi di previdenza e sanità integrativa a sostegno dei fondi pensione e dei fondi sanitari a base territoriale regionale». La discussione verrà ripresa questa mattina. Se non verranno risolti i dubbi, la legge potrebbe venire accantonata. «È meglio tenere la normativa attuale, che approvare una legge che rischia di essere impugnata dal governo», riferisce Helmuth Renzler (Svp). L’assessora Violetta Plotegher ha sottolineato l’obiettivo del disegno di legge: «Promuovere il risparmio previdenziale, mediante la previdenza complementare, al fine di dare sicurezza e serenità durante la vita e nella vecchiaia a tutti i cittadini. La legge risponde alle esigenze maturate in questi 20 anni». I chiarimenti riguardano la sostenibilità della legge sotto il profilo delle competenze regionali, là dove viene previsto il finanziamento ai fondi sanitari. La richiesta di bloccare la legge è arrivata ieri da Cgil, Cisl e Uil del Trentino, che in questi mesi hanno partecipato al confronto sulle modifiche da apportare alla legge e ritengono soddisfacenti alcune delle novità. Allo stesso tempo, comunicano, «su altri aspetti non c'è stata piena condivisione. E' il caso dei lavoratori occupati in Trentino Alto Adige ma residenti fuori regione: nonostante le richieste dei sindacati la legge non copre attraverso Pensplan questi lavoratori che pure hanno il diritto e possono iscriversi al fondo regionale Laborfonds».















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