Prezzi in Alto Adige: in un anno aumenti del 2,6%

Carovita, impennata del gasolio per riscaldamento e carburanti per auto (16%)



BOLZANO. Indice dei prezzi al consumo (Nic con tabacchi) impennato a Bolzano del 2,6% rispetto al febbraio del 2010.

Un dato più forte dell'inflazione nazionale, aggiornata ieri al 2,4% in più rispetto al febbraio dell'anno scorso. Sempre a Bolzano, l'indice è in salita anche rispetto a gennaio, con un incremento dello 0,2%. Insomma, variazioni con il segno più sia dell'indice congiunturale che di quello tendenziale.

|d| SCHEDA I prezzi al consumo (PDF)

E' il Comune che aggiorna i dati sui prezzi nel capoluogo. A febbraio l'indice generale, Nic con tabacchi, è cresciuto dello 0,2% rispetto a febbraio e del 2,6 rispetto al febbraio dell'anno scorso (a gennaio l'incremento annuale era stato del 2,4%). Il dato non cambia quando si considerano i valori dell'indice Nic senza tabacchi, vale a dire 0,2% mensile e 2,6% annuale.

Qualche dato scorporato. Il più forte incremento congiunturale, vale a dire rispetto al mese precedente, è stato registrato a febbraio nei settori «abitazione, acqua, energia e combustibili» e «trasporti», entrambe con più 0,7%. Seguono «ricreazione, spettacolo e cultura», con più 0,6% e «bevande alcoliche e tabacchi», e «mobili, articoli e servizi per la casa», con lo 0,2%. Prezzi invariati invece rispetto a gennaio per il settore istruzione.

Indice in leggera discesa invece per i settori «comunicazioni» e «servizi ricettivi e ristorazione», che diminuiscono dello 0,1%. Passando invece al confronto tra il febbraio 2011 e il febbraio 2010, il maggiore incremento è stato registrato nel settore «Abitazione, acqua, energia e combustibili», che registrano un aumento del 6,1%, seguito dai trasporti (6%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (2,5%), bevande alcoliche e tabacchi (2,1%). Nel confronto con il febbraio dell'anno scorso, l'unica voce con prezzi in discesa è quella delle comunicazioni (-0,5%). Le tabelle permettono di analizzare ancora meglio i settori. Concentrandosi sulle variazioni tendenziali dei prezzi, cioè rispetto al febbraio dell'anno scorso, il dato su prodotti alimentari e bevande analcoliche che dà un incremento del 2,5%, può essere così scorporato: vegetali (più 4,2%), pane e cereali (3,9%), latte, formaggi e uova (3,2%), caffè, tè e cacao (2,9%), carni (1,6%), acque minerali, bevande analcoliche e succhi di frutta (1,5%). Diminuisce solo la categoria di olio e grassi (-0,4%). Con il 6,1% è nel settore «abitazione, acqua, energia e combustibili» che si è registrato l'aumento più marcato dell'indice generale dei prezzi al consumo.

All'interno di questa categoria emerge un incremento dello 16,9% del gasolio, del 12,9% delle spese condominiali, del 12,6% dei combustibili solidi, dell'8,6% del gas. In diminuzione l'energia elettrica con il 4,2%. Al secondo posto per aumenti è il settore trasporti con il 6%. Al suo interno si va dal 26,2% dei trasporti marittimi, al 16% di carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto, 4,7% manutenzione e riparazione mezzi di trasporto. (fr.g.)

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