Bolzano. L'esclusione di Elena Artioli dalla primarie del centrosinistra per "incompatibilità politica", ha scatenato una valanga di commenti sui social da parte di iscritti e dirigenti del Pd. Elena Artioli, come è noto, era stata eletta in consiglio provinciale con la lista del centrodestra (e prima ancora con la Lega), per poi virare a "sinistra" approdando alla corrente LIberal Pd di Enzo Bianco. Cosa mai digerita dalla base e dalal dirigenza del Pd.

Ora che la commissione  dei garanti l'ha dichiarata ufficialmente "incompatibile" col centrosinistra,  molti nella sede di Piazza Domenicani, hanno stappato le bottiglie. All'Artioli per essere credibile non è bastato farsi fotografare con Renzi a piè sospinto e scendere a Firenze per la Leopolda.

Scrive Nadia Mazzardis, che fa parte della segreteria, su facebook: "Le persone non dimenticano. Non dimenticano la carne di maiale ai musulmani, i no all'inclusione sociale, i no ai loro luoghi di culto negli scantinati, le alleanze con Biancofiore, gli scaricamenti un minuto dopo essere stata eletta e gli spaghetti per farsi votare. Credo che ognuno abbia il diritto a ravvedersi, ma lo debba fare attraverso un concreto percorso, che dimostri il cambiamento, chiedendo anche scusa per certe intemperanze".

Rincara la dose Cristina Zanella, candidata alle primarie: "Può sempre riprovarci con una sua civica!! Così potrà fare e disfare a piacer suo! Mi piacerebbe capire qual'era lo scopo reale del colpo di scena...  Visibilità per una discesa prossima ventura nel campo avverso?  Semplice narcisismo?  Desiderio di squalificare le primarie? Comunque sia una mossa che provocherà inutili polemiche nel senso del vecchio trucco di far guardare il dito per non guardare la luna".

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