BOLZANO

Primarie Pd, Artioli all'attacco: "La Di Fede è davvero in malafede"

La consigliera provinciale: "Non ho mai detto di essere contraria alle primarie punto e basta. Anzi, ho indicato quale candidato Sandro Repetto. E ho affermato che non bisogna farsi porre veti da Sel e da chi, come Margheri, ha solo 130 preferenze. Altrimenti diventano primariette in salsa bolzanina"



BOLZANO. Ancora scintille tra Elena Artioli (Liberal Pd) e la segretaria provinciale del Pd Liliana Di Fede. In una lunga nota Artioli attacca la segretaria e il processo scelto per arrivare al candidato per le prossime elezioni comunali.

"Di Fede, mi si perdonerà il gioco di parole, è in piena malafede. Mai affermato un no alle primarie punto e basta. Anzi, avevo già ventilato un mio orientamento per Sandro Repetto che guarda caso è un iscritto al PD, suggerendo di non farsi porre veti da Sel e dalle 130 preferenze di Margheri. Siano primarie vere e soprattutto aperte a tutti, seguendo i principi fondanti del partito democratico. Perché così si rischiano le primariette". Risposta perentoria quella di Elena Artioli alle dichiarazioni della segretaria del Partito Democratico altoatesino Liliana Di Fede. "Certo - continua Artioli - senza regole precise scritte e approvate che siano aderenti alle linee guida del Partito Democratico, Di Fede non farà molta strada con le primarie in salsa bolzanina. A Milano si è già iniziato a votare, pur non senza qualche intoppo, mentre qui la segretaria provinciale impiega il suo tempo a ridurre il più possibile la coalizione e quando non perde una lista (Verdi e probabilmente Gennaccaro) ne allontana un altra (Liberal PD)".












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