Primo maggio tra le polemiche e Kompatscher va dai sindacati 

La festa del lavoro. Il presidente: «Rinnovo del contratto, i fondi ci saranno». In duemila all’evento sul Talvera L’irrisione di Bessone, pubblica una foto con il gesto dell’ombrello. Provincia assente alla deposizione delle corone



Bolzano. I fondi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego ci saranno: il presidente arno kompatscher lo ha promesso di nuovo e lo ha fatto davanti alla platea più interessata: la festa del primo maggio organizzata da cgil, cisl e uil sui prati del talvera e la festa dell’asgb a fiè. il finanziamento verrà garantito dall’assestamento di bilancio, di cui sta discutendo la giunta nella clausura che si tiene a carezza tra ieri e oggi. primo maggio, festa del lavoro che c’è, di quello che manca, che cambia, delle sue vittime. e poi c’è chi ci scherza sopra. mercoledì è stata anche una giornata di polemiche, per il post irriverente dell’assessore massimo bessone (lega, la fotografia del famoso gesto dell’ombrello di alberto sordi, dal film «i vitelloni» di fellini). «davvero l’ha fatto?», così kompatscher. critiche anche per l’assenza della provincia ai due appuntamenti istituzionali a bolzano.

Le corone e le feste

Duemila persone. Questo è il bilancio dei sindacati per la festa del Primo maggio sui prati del Talvera. Il rinnovo del contratto del pubblico impiego (40 mila persone coinvolte) è uno dei temi di queste settimane. Kompatscher, tornato anche quest’annio alla festa, ha ribadito le sue rassicurazioni sul finanziamento per la contrattazione di intercomparto e comparto. Il nuovo contratto, si è augurato Kompatscher, dovrà segnare un passo avanti anche sul tema della conciliazione famiglia-lavoro e su quanto possa servire per rendere la pubblica amministrazione un datore di lavoro attraente. Un contratto che vada oltre la parte economica viene chiesto anche dai sindacati, ricorda Cristina Masera (segretaria Cgil), che riassume: «La festa di quest’anno è stata dedicata all’appello per l’Europa», un testo che Cgil, Cisl e Uil nazionali hanno condiviso con Confindustria. Sul palco del Talvera, con Cristina Masera anche Dieter Mayr e Michele Buonerba (Cisl), Toni Serafini (Uil). «Lavoro, diritto, stato sociale. La nostra Europa»: sono state le parole d’ordine. Il sindaco Renzo Caramaschi e le autorità hanno deposto le corone davanti al cippo per i martiri del lavoro al parco dei Cappuccini e in via Pacinotti, alla targa che ricorda i tre operai morti nell’incendio dello stabilimento Cellsa, nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1976. Su quell’areale si trova ora la Metro, i cui dipendenti temono di perdere il posto di lavoro. Caramaschi ha ricordato i morti della Cellsa, «sicurezza sul lavoro sempre al centro dell’attenzione», e dedicato parole di solidarietà ai lavoratori della Metro. «La notizia che potrebbe essere costruito uno studentato su questo areale si sta facendo sempre più concreta, ma abbiamo bisogno di risposte certe», riferisce Angelika Carfora UilTucs).

Le polemiche

Sandro Repetto (Pd) accusa: «Dov’era la Provincia? Nessun rappresentante a fianco di Caramaschi. È questo il valore che danno al ricordo delle vittime del lavoro?». Bessone ha pensato di comunicare cosa pensa del Primo maggio con la fotografia del gesto dell’ombrello e queste parole: «Il primo maggio fanno a gara a scendere in piazza per attribuirsi e festeggiare quello che per 364 giorni hai combattuto e conquistato nel loro disinteresse». Con chi se l’è presa? Non con i lavoratori, corre ai ripari dopo la figuraccia, ma con chi «li strumentalizza». I sindacati? Buonerba lo gela: «È una persona disorientata, non capisce». Repetto gli fa eco: «Bessone è allucinante, parole completamente fuori luogo». FR.G.

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