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Profughi, la Provincia monterà le tendopoli a Sud del Brennero

Si stanno individuando le zone a sud del confine dove montare i campi per evitare l’imbuto al confine. Migranti trasferiti con bus e treni


di Massimiliano Bona


BRENNERO. Anche l’Alto Adige si sta organizzando - con il supporto della Protezione civile, della Croce rossa e della Croce bianca - per montare a breve alcune tendopoli a Sud del Brennero in grado di ospitare alcune centinaia di migranti che saranno respinti al Brennero non appena l’Austria metterà la rete metallica ed intensificherà i controlli su strade, autostrade (con il limite dei 30 all’ora) e soprattutto sui treni. «Stiamo cercando le aree più idonee - conferma Luca Critelli, direttore della ripartizione politiche sociali - ma di sicuro non attrezzeremo dei campi provvisori per rifugiati in transito nel paesino di Brennero, anche perché non avrebbe alcun senso creare un tappo proprio al confine. I rifugiati, come abbiamo già fatto in passato, saranno trasportati in treno o in autobus nelle zone designate».

La Provincia si rivolgerà innanzitutto ai Comuni dell’Alta val d’Isarco e della val d’Isarco, ma Critelli non esclude nemmeno che si possa arrivare fino a Salorno. «Ci stiamo muovendo a tutto campo. Di sicuro non sono previsti nuovi edifici, per il personale della protezione civile, a ridosso del confine. Ci saranno degli osservatori, che monitoreranno a situazione quotidianiamente, ma il personale operativo farà il suo turno di lavoro e rientrerà a casa. Ci appoggeremo anche alla Croce Bianca e alla Croce Rossa, che hanno sufficiente esperienza in questo campo».

Il principale nodo da risolvere è quello dei controlli sui treni, come conferma lo stesso Critelli: «Il tema sarà discusso nel giro di pochi giorni da Italia e Austria. La richiesta dei colleghi d’oltre Brennero è di poter intervenire già a Fortezza, ma l’ultima parola sarà del nostro Governo».

 

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