Profughi, presto nuovi posti per gli esclusi

BOLZANO. L'arrivo lo scorso fine settimana a Bolzano di 40 profughi eritrei da Lampedusa, assegnati dal Ministero dell'Interno alla Provincia di Bolzano con un preavviso minimo, poi trasferiti nel...



BOLZANO. L'arrivo lo scorso fine settimana a Bolzano di 40 profughi eritrei da Lampedusa, assegnati dal Ministero dell'Interno alla Provincia di Bolzano con un preavviso minimo, poi trasferiti nel Centro di accoglienza in via Macello, ha comportato contestualmente la necessità di discutere della situazione degli stranieri - numericamente fra 30 e 40 - che sono in lista d'attesa per un'analoga accoglienza nelle strutture pubbliche. Attualmente i 132 posti delle tre strutture provinciali deputate ad ospitare profughi sono tutti occupati: nel confronto tra territori emerge che l'offerta dell'Alto Adige è in linea con altre realtà simili e proprio l'esigenza di evitare squilibri nell'accoglienza a livello nazionale riduce l'opzione di aumentare la capienza delle strutture. Nell'incontro della Provincia con gli operatori e il Comune capoluogo la risposta concreta, per garantire un intervento in spirito umanitario, è comunque arrivata: agli stranieri in lista di attesa saranno assicurate l'ospitalità notturna (quindi il posto letto e la possibilità di lavarsi) e il pasto attraverso l'utilizzo del centro di via Macello. Già dai primi di aprile le strutture prefabbricate potrebbero essere utilizzate per l'accoglienza di richiedenti asilo attualmente fuori dalle strutture provinciali. Dei 40 profughi eritrei assegnati la scorsa settimana, molti, come avvenuto in diverse altre regioni italiane tra cui il Trentino, hanno optato per proseguire volontariamente il proprio percorso in direzione di altri Paesi europei.

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