IL CASO

Ragazza finge il sequestro, ma era in fuga con l'amante

La giovane prostituta è stata assolta dall'accusa di simulazione di reato



BOLZANO. Una giovane prostituta era fuggita una notte con il suo amante, ma aveva raccontato al suo compagno convivente di essere stata rapita da un cliente. La donna, di origine straniera ma residente a Bolzano, dove si prostituiva in strada, aveva giustificato il suo mancato ritorno a casa, dopo il lavoro, dicendo al suo compagno, al telefono, di essere stata caricata in auto da un cliente e portata fino a Padova.

"Mi ha sequestrato, ma non avvisare le forze dell'ordine per non creare clamore, tanto prima o poi mi libererà", aveva detto la donna al convivente, che si era invece preoccupato ed aveva allertato i carabinieri.

La mattina seguente la donna era rientrata a Bolzano in treno: ai carabinieri, che avevano trovato sul suo telefono cellulare dei messaggi d'amore diretti al presunto sequestratore, la donna ha confessato che si era trattato di una fuga d'amore, a Verona. Processata per simulazione di reato, la donna è stata assolta dal giudice Stefan Tappeiner di Bolzano, anche perché aveva chiesto lei stessa di non dare l'allarme.













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