Redditi, Bolzano è l’unica a crescere

L’Alto Adige è salito a 22.921 euro a contribuente (+3,84%) ed è al terzo posto in Italia per dichiarazioni oltre i 120mila


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Bolzano cresce ancora, o meglio – secondo la classifica pubblicata ieri da «Il Sole 24 Ore» – è l’unica provincia in Italia in cui il reddito dichiarato al netto dell’inflazione è salito in modo rilevante. Nel confronto tra i dati del 2007 e quelli del 2015 l’aumento è del 3,84%. Il tutto in un quadro generale in cui in due province su tre nella penisola i redditi dichiarati al Fisco sono scesi in termini reali rispetto al periodo pre-recessione.

Il reddito medio. Quello dichiarato dagli altoatesini nel 2016 (anno di imposta 2015) si attesta a 22.921 euro e, con queste cifre, siamo ormai a ridosso della «Top Ten» nazionale guidata da Milano con 28.300 euro (-2,14%), seguita da Bologna con 25.148 (-2,12%), Monza-Brianza con 25.060 (-2,36%) e Roma con 24.635 (-3,11%)

I contribuenti. Bolzano è seconda a livello nazionale per l'incremento del numero di contribuenti con un reddito superiore a zero. Ora sono 415.031 (+4,21%). Solo Prato ha fatto meglio (+5,08%).

Primi nel reddito aggregato. Il capoluogo altoatesino è primo anche per l'incremento del reddito aggregato (+8,2%), ovvero il reddito totale dichiarato dai contribuenti, pari a 9.153 milioni di euro nel 2016. Trento, ad esempio, si ferma a 8.620 milioni e nel confronto 2007-2015 è scesa dell'1%. Due province ugualmente «speciali», ma che negli ultimi anni sono cresciute a velocità (decisamente) diverse.

I più ricchi. L’Alto Adige, nel corso degli ultimi anni, si è guadagnato una posizione di tutto rispetto anche per quanto attiene i contribuenti più ricchi. Bolzano è al nono posto in Italia per la percentuale di residenti con un reddito oltre i 75 mila euro. Sono il 2,84% del totale (con un incremento dello 0,7% rispetto al periodo pre-crisi). Se alziamo l’asticella a 120 mila euro scopriamo che Milano è al primo posto (1,84% dei contribuenti), seguita da Roma (1,30%), Bologna e Bolzano (1,09%) e Monza-Brianza (1,07%).













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