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«Regione, contratto penalizzante» 

Masera si appella alla giunta: da 8 anni c’è il blocco delle carriere



BOLZANO. «La giunta regionale per il rinnovo del contratto regionale e delle Camere di commercio si ostina in una proposta di corto respiro». Così i segretari della Funzione pubblica Cgil di Trento e Bolzano, Luigi Diaspro e Cristina Masera. I temi di maggiore criticità sono il sistema delle valutazioni e la modifica di alcuni istituti contrattuali.

La Funzione pubblica Cgil ha proposto un accordo stralcio per intervenire sulle risorse accantonate nei fondi contrattuali negli anni di blocco e su pochi aspetti normativi, prevedendo una fase successiva per una trattazione dell’intero quadro contrattuale, non accettato però dalla Regione, che a sua volta avanza una richiesta ultimativa. Su questa Masera e Diaspro evidenziano almeno due criticità. «Innanzitutto - spiegano in una nota congiunta - si intende intervenire sui punteggi minimi della valutazione per l’accesso alle progressioni, anziché rivedere l’intero sistema della valutazione, che preveda obiettivi individuali chiari e verificabili sulla base di criteri concordati».

«Inoltre, la modifica e la revoca di alcuni istituti contrattuali che riguardano anche il personale giudiziario porterebbe a cambiare il quadro di riferimento in corso d’opera, malgrado si sia sempre sostenuta la neutralità di quelle norme che oggi si vogliono cancellare nel confronto sulla delega della giustizia», ancora Masera e Diaspro. Come evidenziano le organizzazioni sindacali, i lavoratori nelle assemblee hanno dichiarato la propria indisponibilità a un accordo penalizzante sia per gli attuali dipendenti, sia per le future generazioni. «Consideriamo tutto questo inaccettabile e chiediamo ai presidenti Arno Kompatscher, Ugo Rossi e a tutta la giunta regionale di chiudere urgentemente un accordo rispettoso del personale coinvolto che ha scontato e sconta tuttora penalizzazioni economiche a causa del blocco di oltre otto anni di contratti e carriere», concludono i segretari Masera e Diaspro.

Da ricordare che poi ci sono 357 dipendenti statali del settore della Giustizia che passeranno alla Regione Trentino Alto Adige come previsto dalla delega di funzioni dell'attività amministrativa di supporto agli uffici giudiziari: 205 dipendenti saranno in servizio nel polo giudiziario di Trento, 152 a Bolzano. La giunta regionale ha approvato di recente la delibera che sancisce il loro inquadramento nel ruolo del personale regionale a partire dal primo gennaio 2018.













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