«Regole chiare e lockdown totali e veri» 

Bolzano. «l’epidemia da covid-19 sta mostrando un nuovo sintomo in alto adige: 50 sfumature di zona rossa». lo afferma ironicamente claudio corrarati, presidente di cna-shv, dopo aver esaminato le...



Bolzano. «l’epidemia da covid-19 sta mostrando un nuovo sintomo in alto adige: 50 sfumature di zona rossa». lo afferma ironicamente claudio corrarati, presidente di cna-shv, dopo aver esaminato le istanze e i quesiti che arrivano dagli associati, in particolare parrucchieri e centri estetici. «chiediamo alla provincia di bolzano – prosegue corrarati - nel massimo rispetto delle competenze amministrative e legislative per effetto dell’autonomia, di uniformare in più possibile il quadro normativo provinciale relativo alla misure per la prevenzione dell’epidemia da covid-19 alle disposizioni nazionali, a cominciare dal settore cura della persona, per evitare confusione applicativa sul territorio e per non ritrovarsi a breve con l’amara sorpresa di ristori nazionali concessi solo alle aziende chiuse in base ai dpcm del presidente del consiglio e non in base alle ordinanze provinciali». cna-shv chiede in tempi celerissimi un adeguamento della normativa provinciale e delle misure da adottare nelle zone rosse ai criteri del dpcm nazionale. chiede uniformità di applicazione su tutto il territorio provinciale e invita le forze dell’ordine a effettuare i controlli, ma a non sanzionare, viste le evidenti difficoltà di interpretazione che tutti gli operatori economici hanno. ribadisce l’urgenza di un incontro tra provincia e parti sociali per definire percorsi procedurali condivisi a breve, medio e lungo termine. chiede altresì al sindaco di bolzano di riunire le categorie economiche per un doveroso confronto sulle conseguenze della zona rossa. «comprendiamo – conclude corrarati – che la priorità è scaricare gli ospedali e il sistema sanitario, sotto pressione per il contagio. ma non possiamo continuare con un’ordinanza provinciale al giorno e un dpcm a settimana. proponiamo che vengano programmati dei lockdown totali veri per tre settimane, da ora fino ad aprile, con un meccanismo ad elastico che consenta periodi di parziale attività e periodi di fermo, questi ultimi accompagnati da adeguati ristori alle imprese, in base all’andamento del contagio. l’alternativa dei “mezzi lockdown” crediamo faccia all’economia più male che bene, perché rischia di non portare risultati sul fronte sanitario e di dover comunque procedere prima o poi con lockdown totali».















Altre notizie

Attualità