Riapre il night “Kardia” Il Tar sospende la chiusura

Il locale notturno ieri ha festeggiato, invitando clienti e amici in via Macello Il questore aveva chiesto un mese di stop per motivi di sicurezza e decoro


di Susanna Petrone


BOLZANO. Il night-club “Kardia” ha ottenuto una sospensiva da parte dei giudici del Tar e quindi ieri sera ha potuto riaprire i battenti. I magistrati, infatti, devono decidere sull’eventuale danno economico e non sulla “pericolosità del luogo”. Fabio Liggieri, dunque, gestore del night, ha potuto riaprire le porte ai clienti. Il bolzanino era stato arrestato, dopo aver simulato una sparatoria. In realtà, era stato lui stesso a sparare - per sbaglio - colpendo alla caviglia una ballerina, mentre le stava facendo vedere una pistola che possedeva illegalmente.

Il questore Dario Rotondi aveva disposto, per motivi di sicurezza ed ordine pubblico, la chiusura del night club “Kardia “ di via Macello. Il provvedimento aveva fatto scattare la sospensione della licenza per 30 giorni. Per un mese, dunque, il “Kardia” avrebbe dovuto rimanere chiuso. Invece no: il legale di Liggieri, ha avuto la meglio, riuscendo a convincere i giudici del Tar, ribadendo che con la chiusura del locale per un mese, il gestore sarebbe rimasto sommerso da debiti.

La disposizione del questore, però, era stata molto dura . Rotoni aveva scritto nero su bianco che il locale notturno di via Macello «costituiscs un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini in seguito a diversi episodi di litigi e colluttazioni avvenuti nel night con il coinvolgimento del gestore del locale e dei suoi dipendenti». Ovviamente il riferimento è alla situazione che ha indotto il titolare del night, Fabio Liggieri, ad armarsi illegalmente per paura di essere aggredito, come lui stesso ha dichiarato al giudice delle indagini preliminari.

A richiamare l’attenzione degli inquirenti sul night di via Macello è stato il ferimento di una ballerina a seguito di un colpo partito accidentalmente dalla pistola (abusiva e importata clandestinamente dal Belgio) che il titolare si teneva in tasca per difendersi in caso di aggressioni.

Una situazione grave, secondo il questore, che fa riferimento anche ad una rissa avvenuta la notte precedente il ferimento della ballerina. Era stato coinvolto un cittadino marocchino sul quale poi il gestore aveva anche indirizzato i sospetti nella prima fase delle indagini, quando aveva dichiarato che contro lui e le ragazze erano stati esplosi dei colpi di arma da fuoco da un’auto in corsa.

Rotondi nell’ordinanza di chiusura ricordava anche che all’interno dello stesso night «sono state rinvenute tracce di colpi di arma da fuoco» e che proprio di recente erano giunte lamentele da parte di cittadini che in varie circostanze avevano notato, all’esterno del locale, le ballerine del night in slip e reggiseno invitare gli automobilisti di passaggio con gesti espliciti ed atteggiamenti osceni.

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