Ricetta elettronica, in Alto Adige ancora latita

I medici di base: la Provincia non ci ha ancora contattato, i costi non siano a carico nostro



La ricetta elettronica - che in Trentino è realtà da dicembre - in Alto Adige latita. I medici di base spiegano che i vertici dell’Asl e dell’assessorato fanno un gran parlare di informatizzazione ma che qui non si vede ancora nulla. Critico Luigi Rubino - segretario provinciale della Federazione nazionale dei medici di medicina generale (Fimmg)- che parla di molteplici criticità da superare e di una questione che andava gestita in altro modo: «E’ ancora tutto campato per aria e ricordo che la mancata applicazione della ricetta online comporterà multe per Bolzano. Sottolineo che noi siamo per la dematerializzazione completa, che chiediamo incentivi e che attendiamo dall’assessore alla sanità Martha Stocker una convocazione per dare contenuti alla sentenza della Cassazione che obbliga la Provincia a rispettare l' accordo nazionale, questione fino ad oggi sempre disattesa. E noi, proprio in virtù di questo accordo, abbiamo parecchio da dire anche in materia di ricetta elettronica». Ma cosa cambia con l’online? Il medico non rilascerà più al paziente la classica ricetta, ma solamente un codice (scritto su un foglio di carta) che una volta presentato in farmacia, insieme alla tessera sanitaria, permetterà ai farmacisti di visualizzare il prodotto indicato.













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