BOLZANO. Che ci sarebbe stata ressa se lo aspettavano un po' tutti, ma che non si riuscisse a vedere la punta dei propri piedi ha colpito anche il più ottimista. Una vera folla ha accolto ieri sera nel Centro Trevi di Bolzano la presentazione del libro «Ricordi di naia alpina», curato dal giornalista dell'Alto Adige Paolo Cagnan, e realizzato grazie alla collaborazione tra lo stesso giornale, la ripartizione Cultura Italiana della Provincia e l'editore Curcu & Genovese.

Circondati dalla folla si sono riuniti a presentare il libro lo stesso Cagnan, accompagnato dal direttore dell’Alto Adige Alberto Faustini, il vicepresidente provinciale Christian Tommasini, il presidente Ana Scafariello e l'editore Paolo Curcu. Un'edizione dalla qualità grafica notevole trattandosi di una raccolta di materiale fotografico frutto della catalogazione di centinaia di contributi arrivati nell'arco degli ultimi mesi alla redazione dell'Alto Adige.

«È stato un lavoro dai risvolti profondamente umani - racconta il giornalista - insieme alle fotografie ci sono arrivati dei veri spaccati di vita vissuta, testimonianze di mogli e figli, e di anziani che hanno scoperto Facebook per andare a caccia degli ex commilitoni».

Il libro è un piccolo gioiello di editoria di qualità, fatto con carta spessa e semilucida, in cui ogni foto è stata prima digitalizzata ad altissima risoluzione e poi stampata a colori anche quando era in bianco e nero. «Anche riprodurre la carta ingiallita e i segni del tempo per noi era importante, perché queste testimonianze non perdessero il loro fascino».

Insieme al libro è nato anche il progetto della base dati fotografica della naia, che è ancora in fase di sviluppo: «Abbiamo tantissimo materiale non pubblicato, e continuiamo ancora a riceverne, per questa ragione abbiamo scelto di catalogare tutte queste fotografie per produrre un mega archivio digitale».

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