Rifiuti, lo smaltimento costerà il 20% in più

La spesa con il nuovo termovalorizzatore passerà da 106 a 128 euro a tonnellata Se l’impianto sarà attivato nel 2013 arriveranno 30 milioni di «eco-contributi»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Nel giro di tre anni - dal 2012 al 2015 - i costi per lo smaltimento dei rifiuti nel nuovo termovalorizzatore a Bolzano Sud (destinato ad entrare in funzione nell’estate 2013) “schizzeranno” dagli attuali 106 a 128 euro a tonnellata: un incremento del 20% che dovrebbe tradursi anche in un aumento della tariffa per i residenti. Di sicuro i primi a pagare il conto saranno i Comuni: a partire da Bolzano, che conferisce 35 mila tonnellate l’anno.

La relazione. Questi dati sono contenuti nella relazione elaborata dalla “commissione dei saggi” incaricata dalla giunta provinciale di elaborare una proposta concreta per il medio-lungo periodo. Ne fanno parte i dirigenti provinciali Flavio Ruffini, Josef March e Stephan Beikircher e il presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher. Al gruppo di lavoro sono stati poi aggregati anche il tecnico dell’ufficio infrastrutture Jürgen Wieser, l’ingegner Valentino Pagani e il direttore dell’ufficio rifiuti Giulio Angelucci. Tra le righe lo stesso Kompatscher fa capire di ritenere questo aumento troppo elevato.

Le cifre. Secondo gli esperti il costo per lo smaltimento dei rifiuti passerà dai 106 euro a tonnellata di quest’anno ai 128 euro del 2015 per poi scendere ai 119 del 2020 e risalire ai 121 euro a tonnellata del 2025.

Le condizioni. La società in-house chiamata a gestire il nuovo termovalorizzatore dovrà restituire entro 20 anni la cifra anticipata dalla Provincia per i costi di costruzione. L’investimento preventivato per l’inceneritore è di 130 milioni ma questa cifra comprende anche i 15 milioni di euro per la bonifica dell’area. «Nelle trattative con la Ecotherm (la società Sel-Seab che si farà carico di ampliare la rete del teleriscaldamento) - si legge nel documento elaborato dalla commissione tecnica incaricata dalla Provincia - si dovrebbe stabilire un prezzo per la vendita di energia termica di almeno 30 euro per Mw/ora».

La gestione. Ci sono due strade: la Provincia potrebbe affidarla alla società in-house prescelta oppure passare la proprietà ai Comuni che a loro volta dovrebbero incaricare della gestione una società in house.

I tempi. Non sono previsti ritardi: nel giugno 2013 dovrebbe essere attivato l’esercizio provvisorio del nuovo termovalorizzatore. La parte edile è finita, è arrivata la caldaia ma mancano ancora alcuni macchinari.

I certificati verdi. Se sarà rispettata la tabella di marcia la Provincia potrà acquisire 30 milioni di euro dal Gs (il centro nazionale per le energie rinnovabili) grazie ai certificati verdi.

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