Rifiuti speciali come combustibili

Corpo forestale e Noe hanno stroncato un traffico di scarti sminuzzati e smerciati come cippato


di Ezio Danieli


MERANO. Alcune ditte del Meranese sono finite nei guai per una truffa in grande stile scoperta dal Corpo forestale della Provincia in collaborazione con i carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Trento. Riguarda il traffico di cippato (scarti del legno o riciclo dello stesso) contaminato ad uso combustibile. Alcune ditte della zona erano dedite a questo traffico illecito mettendo in campo diversi operai e una decina di mezzi tra autoarticolati e macchinari per la triturazione del legno.

Le indagini svolte hanno consentito di porre fine a questo reato denunciando alla Procura della Repubblica di Bolzano i soggetti coinvolti e sequestrando le aree di deposito, diversi autoarticolati e macchinari per la triturazione.

Il traffico illecito consisteva nel trasferire con gli autoarticolati grandi quantità di rifiuti speciali di legno in un’area appartata, dove venivano sminuzzati con macchinari idonei alla produzione di cippato ad uso combustibile. Il materiale stoccato sull'area consisteva in travame derivante da demolizioni edili, pannelli truciolati, pannelli da armatura e casseformi contenenti colle e vernici, infissi e addirittura mobili e pannelli laminati in plastica, materiale classificato come rifiuto speciale e che deve essere smaltito per legge a pagamento nei centri di riciclaggio.

L'utilizzo di tali rifiuti quali cippato ad uso combustibile è pericoloso per la salute a causa dei gas che si sviluppano durante la combustione e rischia anche di danneggiare gli impianti di riscaldamento e le stufe.

Il Corpo forestale della Provinciale di Bolzano e i carabinieri del Noe di Trento, avvalendosi anche del Nucleo elicotteri, hanno tenuto sotto osservazione tali attività per più di un anno e mezzo documentando nel dettaglio l'attività intensa e continuativa sotto il coordinamento di Giancarlo Bramante, sostituto procuratore della Repubblica di Bolzano, e della Direzione distrettuale antimafia di Trento. L'operazione ha consentito di scoprire e bloccare alcuni soggetti che con la loro condotta manipolavano il mercato e rischiavano di gettare cattiva luce sul settore del cippato naturale, che ha invece un alto valore ecologico essendo un'alternativa sostenibile rispetto ai combustibili fossili.

Ulteriori controlli e monitoraggi della filiera del cippato saranno predisposti dagli organi di competenza su scala provinciale a salvaguardia dell’ambiente.













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