Rifiuto “selvaggio” ci costa 524 mila euro

Rosanelli (Seab): «La nuova raccolta funziona ma spendiamo troppo per i sacchetti abbandonati». Bilancio in attivo


di Davide Pasquali


BOLZANO. Si è concluso positivamente il 2013, l’anno più difficile di Seab, come riconoscono sia il sindaco Spagnolli sia l’assessore all’ambiente Trincanato. Il bilancio della Società energia ambiente Bolzano Spa è stato approvato ieri dal cda e successivamente presentato alla stampa. Un’azienda sana, come spiegato dal presidente Rosanelli, con 42 milioni di euro di fatturato, 120 mila euro di utili, zero dividendi. La sfida più difficile dell’anno scorso? La nuova raccolta rifiuti. Un successo per quanto riguarda la raccolta del residuo in forte calo e quella della differenziata in crescita, ma con una grana finora irrisolta: l’abbandono dei rifiuti per strada. Nel solo 2013 è costata alla collettività la bellezza di 524 mila euro.

Nel 2013 la Seab ha erogato oltre 8,56 milioni di metri cubi di acqua potabile, smaltito 8,57 milioni di metri cubi di acque reflue, erogato 88 milioni di metri cubi di gas e amministrato circa 5.000 parcheggi.

Il core business aziendale rimane però ancora il settore ambientale. Se nel 2012 si erano raccolte 56.134 tonnellate di rifiuti, nel 2013 se ne sono raccolte un po’ meno, 54.402. I rifiuti smaltiti sono scesi da 30.019 tonnellate a 24.130, mentre la differenziata è salita da 26.115 tonnellate a 30.272. Nelle campane gialle della carta si è passati da 385 a 418 tonnellate; la plastica è salita da 272 a 357 tonnellate; il vetro da 355 a 370 tonnellate. In termini percentuali, la carta raccolta è aumentata del 17,3%, quella del vetro del 17,7%, quella dei rifiuti organici del 21,3%, quella degli imballaggi di plastica dell’84,2% e quella degli imballaggi di metallo addirittura del 236,8%. La differenziata, che ancora nel 2001 era al 24,5% del totale dei rifiuti prodotti, è salita al 55,6% del 2013, con un trend che a fine 2014 dovrebbe stabilizzarsi attorno al 68%.

Rimane, come detto, il neo dell’abbandono di immondizie. «Un effetto negativo del nuovo sistema - ammette il presidente Rosanelli - sono i rifiuti abbandonati selvaggiamente intorno ai bidoni. In totale la rimozione di tali rifiuti è costata all’azienda 524 mila euro. Per questo motivo è essenziale un’opera di informazione sul funzionamento del nuovo sistema di raccolta e sulla distribuzione dei costi della tariffa rifiuti. Adesso il sistema è basato sul principio di causalità: ciò significa che con una migliore differenziata i costi possono essere mantenuti più bassi, ma sarà l’intera città a pagare per i singoli inquinatori».

Rifiuti a parte, Seab nel 2013 ha investito 5,135 milioni di euro, però ha anche fatto affluire alle casse comunali un bel gruzzoletto: 4,445 milioni di euro, di cui 1,2 dai canoni , 2,37 dai parcheggi, 520 mila euro di affitti, 639 mila euro di multe nei parcheggi, 200 mila euro di sanzioni per mancati pagamenti passati della tariffa rifiuti. Fra i progetti per il futuro, c’è una nuova sede dei servizi ambientali presso il nuovo inceneritore sul Lungoisarco. Il terreno è già stato acquisito.

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