Bolzano

Rione Casanova: una ragazza picchiata a sangue e rapinata da una baby gang

Stava rincasando dopo il turno di lavoro, quando è stata seguita da un gruppo di quattro giovanissimi. Soccorsa dall'ex consigliere di circoscrizione Michael Sini, che ha assistito alla scena dal balcone


Maddalena Ansaloni


BOLZANO. Una ragazza stava rincasando dopo il turno di lavoro, quando è stata seguita da un gruppo di quattro giovanissimi, che l'hanno accerchiata, rapinata e picchiata. Un grave episodio accaduto martedì sera, poco prima delle ore 22, vicino all'area cani di via Niccolò Rasmo a Casanova.

A testimoniare l'accaduto l'ex consigliere di circoscrizione Michael Sini, che ha assistito alla scena dal balcone e si è precipitato in soccorso della vittima, impaurita e sanguinante.

Il racconto

«Il tutto è durato pochi secondi», racconta Sini, «Stavo fumando una sigaretta in balcone quando ho sentito le urla. Per un attimo pensavo si trattasse di uno scherzo tra ragazzi, i quattro sembravano davvero giovani da come parlavano e si atteggiavano. Ma poi l'hanno spinta a terra e hanno cominciato a prenderla a calci».

Sini si è precipitato in strada con la moglie e ha chiamato la polizia. I quattro colpevoli sono riusciti a fuggire con la borsa, due in direzione via Similaun e gli altri verso il lungo Isarco. La ragazza è rimasta a terra, sotto shock, con in mano la tracolla strappata.

«Perdeva molto sangue dal labbro e dalla mano con cui ha provato a trattenere la cinghia», prosegue il racconto, «Ci ha guardato con due occhi mai visti, impauriti e increduli. Appena ha avuto la forza di parlare ci ha detto che non la preoccupava tanto il furto dei contanti, circa 150 euro, quanto i documenti e soprattutto le chiavi di casa, visto che le avevano portato via l'unica copia e non sarebbe riuscita a rientrare in casa. All'arrivo dell'ambulanza era anche restia a salirci, ma gli operatori l'hanno convinta. Alla polizia ha descritto i rapinatori come ragazzini molto giovani di nazionalità straniera».

L'ennesimo episodio

Il giorno dopo sul luogo della rapina si trova ancora la tracolla strappata della borsetta. I residenti del quartiere portano fuori il cane, in una normalità apparente. Ma con il calare del sole via Niccolò Rasmo, tra la ciclabile e le case, diventa buia e isolata. «Ormai le persone qui hanno paura ad uscire la sera», sottolinea Sini, «Ieri (martedì per chi legge ndr), non era nemmeno tardi come orario, alle 22 le persone sono sveglie nelle case vicine. Però non mi è sembrato di vedere nessuno, ma non mi stupisco: Casanova alle otto di sera diventa un rione fantasma».

In giro solo bande di ragazzi sempre più giovani che scelgono la rapina per racimolare qualche soldo. Un altro grave episodio era accaduto alcuni mesi fa, quando un addetto alla sicurezza del Conad di Casanova, in piazza Anita Pichler, era stata brutalmente aggredito, sempre da un "branco" di giovani. In dieci lo avevano picchiato, insultato e lasciato a terra, sanguinante, solo perché aveva tentato di fermarli in seguito ad un furto.

«È davvero grave la situazione nel rione», sottolinea Sini, «Le persone hanno timore di incontrare queste bande, spesso sotto effetto di alcool o psico farmaci, consumo che sembrerebbe essere l'ultima moda. Sono violenti e non hanno paura delle conseguenze».













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