Rischio crollo, chiusa la piscina

Rilevate “estese deformazioni con distacchi del controsoffitto”: per i lavori ci vorranno 2-3 mesi



CAMPO TURES. La piscina dell'impianto Cascade è stata chiusa e potrà restarlo per un periodo di 2-3 mesi. Il tempo necessario a risolvere i problemi emersi lo scorso 12 gennaio, quando, spiega la direzione del centro, “si sono manifestate delle estese deformazioni con distacchi del controsoffitto di cartongesso che ricopre internamente tutta l'area di balneazione”.

“Appena rilevato il problema – spiega Stefano Cicalò, direttore della municipalizzata Sport Center srl che gestisce il Cascade – abbiamo incaricato un perito che, visionata l'area danneggiata, ha ipotizzato una soluzione”.

Nel frattempo, sottolinea in un comunicato la Sport Center, “si è naturalmente resa necessaria l'immediata chiusura al pubblico dell'area piscina della struttura e sono state avviate approfondite indagini tecniche volte alla ricerca delle cause e dei possibili rimedi degli inconvenienti riscontrati. In tutti gli ambiti ispezionati i tecnici hanno constatato problemi legati alla tenuta degli ancoraggi, che compromettono la stabilità del controsoffitto in cartongesso”.

Infine, prosegue il comunicato, “i tecnici, con l'ausilio di un'impresa specializzata, hanno eseguito alcune prove per verificare la fattibilità di un intervento di risanamento da eseguire per rendere nuovamente operativo l'impianto in tempi brevi. Le verifiche hanno però avuto un esito negativo, i problemi sono di gravità tale da comportare un rischio di crollo e i lavori sono stati interrotti. I tecnici dovranno ora elaborare un progetto per una messa in sicurezza dell'area piscina, da eseguire con la massima urgenza anche per cercare di evitare un possibile aggravarsi della situazione”.

Il Cascade è un impianto per lo sport, l'intrattenimento, il wellness e il relax e dovrà fare a meno della piscina per 2-3 mesi. Nessun problema, invece, per sauna e area ristorazione. La sauna è giornalmente aperta dalle 10 alle 22, ogni mercoledì dalle 10 alle 16 l'utilizzo è riservato alle sole signore. La gastronomia accoglie gli ospiti al ristorante Regenbogen e al bar Findling.

“Abbiamo chiuso il 2015 con 110 mila ingressi complessivi- osserva Cicalò – Gli accessi mensili oscillano fra i 5 e 10 mila ed è chiaro che il mancato utilizzo della piscina si rifletterà in mancati incassi. Ma ciò che ci affligge è il danno d'immagine: Cascade è un immobile pubblico, è al servizio della comunità, i suoi impianti sono un riferimento per le scuole, per gli alberghi, per il turismo della zona, per il territorio. Il primo passo per affrontare la situazione che si è venuta a creare è nominare un perito che fotografi quel che è successo in un complesso inaugurato poco più di quattro anni fa, nel settembre 2011. Dopo la perizia, si definiranno le misure da prendere e verranno formalizzati bando e gara d'appalto per i lavori”.

“L'amministrazione comunale, il consiglio d'amministrazione e la direzione del Cascade – assicura la direzione - lavorano intensivamente a una soluzione delle criticità emerse e sono fiduciosi di potere riprendere l'esercizio delle piscine coperte entro la tarda primavera”.(fdd)













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