VADENA. Un quinto delle entrate del Centro di guida sicura di Vadena, che da anni deve fare i conti con deficit più e meno elevati, deriva dalle attività per il tempo libero, motocross e go-kart in particolare. A rivelarlo, rispondendo a un'interrogazione dei Freiheitlichen, é l'assessore provinciale Florian Mussner, incalzato dal collega Pius Leitner anche sulla mancanza di una pista da motocross in regione. "Di sicuro - spiega Mussner - non abbiamo intenzione di vietare il motocross in provincia, (nemmeno dopo la chiusura della pista di Varna), anche perché dobbiamo comunque offrire ai giovani un luogo idoneo, dove praticare questa disciplina con regole precise. Non vogliamo nemmeno pensare, infatti, dove potrebbero andare i nostri ragazzi che amano questo sport. Discuteremo di sicuro questa tematica e, in base alle possibilità esistenti, troveremo un luogo idoneo".

Leitner, con l'interrogazione, vorrebbe anche far ammettere alla Svp di aver sbagliato la scelta del luogo dove costruire il Safety Park. I conti in rosso e le proteste dei residenti, ovviamente, non aiutano la Provincia a difendersi. Mussner, invece, abbozza una difesa d'ufficio sottolineando come, a suo tempo, siano state considerate "seriamente" le proteste degli abitanti.. "L'inquinamento acustico delle moto da cross e dei kart é monitorato 24 ore su 24 e le misurazioni si possono verificare regolarmente sul sito www.noisetutor.it. E questa pagina é online da anni. Attualmente chi pratica motocross può cimentarsi nei cosiddetti challenge organizzati dai vari Comuni oppure al Safety Park". Peccato che questa impostazione non sembri più di tanto in linea con le recenti indicazioni del presidente della giunta Arno Kompatscher che ha spiegato - in conferenza stampa - di voler verificare (con uno studio) se il Centro di guida sicura sia in grado di reggersi o meno sulle sue gambe anche senza motocross e go kart concentrandosi sui suoi obiettivi originari, ovvero i corsi e l'educazione stradale a vari livelli. "Di sicuro dalla tarda primavera fino all'estate, soprattutto nei weekend, la situazione non é tollerabile", ha spiegato a più riprese il sindaco di Vadena Alessandro Beati, ricordando come spesso circolino moto che usano oli ricinati con problemi di odori e rumori. La giunta della Bassa ha negato, anche di recente, licenze per singoli eventi, ritenuti a rischio.

Periodicamente si registrano anche le prese di posizione di Marco Bolzonello, delegato provinciale della Federmoto ma anche ex consigliere provinciale, che sottolinea invece l'importanza di poter disporre di una struttura come quella di Vadena. In Trentino c'è chi fa notare come, da Ala a Storo, non ci sia che l'imbarazzo della scelta per gli amanti delle due ruote. I Verdi provinciali, al contrario, ne fanno sia una questione di costi che di ambiente. Per i consiglieri Hans Heiss e Brigitte Foppa si tratta del posto più sbagliato possibile per un kartodromo, anche perché la società che lo gestisce riesce faticosamente a far (quasi) quadrare i conti solamente grazie alle attività per il tempo libero. Motocross e go-kart, poco importa se si tratti di prove cronometrate, slalom, percorsi ad ostacoli o pseudo-competizioni. Di sicuro se la Provincia si trovasse oggi a dover decidere se costruire o meno il Safety Park la risposta sarebbe negativa, sia per una questione di costi che di opportunità. La "creatura" fortemente voluta dall'ex assessore Thomas Widmann, conti alla mano, non é in grado di autofinanziarsi con gli sponsor (come promesso), non riesce a raggiungere il pareggio senza il 21 per cento delle entrate derivanti da motocross e go-kart e tantomeno sembra tutelare (perlomeno abbastanza) i vicini. Solo perché gli abitanti danneggiati non sono molti non bisogna far finta di non sentire le loro (legittime) proteste.

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