BOLZANO

Sale giochi, il Consiglio di Stato conferma: ci vuole una distanza di sicurezza dai luoghi sensibili

La normativa della provincia di Bolzano supera il vaglio del Consiglio di Stato: 12 i locali a rischio in città



BOLZANO. Dopo le numerose sentenze del Tar di Bolzano che avevano respinto i ricorsi degli esercenti contro i provvedimenti di chiusura delle sale giochi nel raggio di 300 metri dai siti sensibili, ora il criterio della distanza previsto dalla normativa provinciale di Bolzano supera anche il vaglio del Consiglio di Stato. Una recente sentenza conferma infatti adeguatezza e congruità della normativa provinciale sui giochi rispetto alle finalità perseguite, di tutela delle fasce deboli della popolazione.

Le sale giochi che non rispettano la distanza prevista andranno pertanto chiuse. Il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, esprime in una nota la sua soddisfazione per una sentenza che conferma la linea del Comune sulla questione: «I privati che hanno presentato ricorso contro l'ordinanza del Comune di Bolzano di chiusura delle sale gioco presenti nel raggio di 300 metri dai siti sensibili, in attuazione di una disposizione provinciale, si sono visti respingere in maniera definitiva tale pretesa. Ora, man mano che giungeranno a conclusione le singole vertenze, ovvero si arriverà a sentenza sui singoli ricorsi, le sale gioco vicine ai siti sensibili andranno chiuse. Si tratta complessivamente di una dozzina di casi. Ribadisco che non sono vietate le sale gioco, ma è vietato, in base alle disposizioni e normative provinciali, installare macchinette e slot machine nel raggio di 300 metri dai siti sensibili», conclude la nota del primo cittadino. 













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