Salta il bancomat, 50 mila euro

Mario bertoldiBolzano. Solita tecnica, solito copione. La banda del bancomat ha ripreso a colpire in Alto Adige in piena notte. Come in altri casi ha scelto di entrare in azione in occasione di un...


mario bertoldi


Mario bertoldi

Bolzano. Solita tecnica, solito copione. La banda del bancomat ha ripreso a colpire in Alto Adige in piena notte. Come in altri casi ha scelto di entrare in azione in occasione di un week end e anche questa volta lo sportello bancario prescelto è stato quello di un piccolo paese, sguarnito di una caserma fissa dei carabinieri. Sabato notte il furto con scasso, tramite esplosione, ha preso di mira lo sportello automatico della piccola filiale Raiffeisen di Cortina sulla Strada del Vino. I locali della banca si trovano nello stesso palazzo che ospita il municipio e si affaccia su piazza San Martino, la piazza centrale del paese a pochi passi dalla chiesa parrocchiale. Quando la banda è entrata in azione erano circa le 2.30 della notte. Un tremendo botto ha svegliato decine di residenti in zona, tra cui alcuni domiciliati proprio nella stessa piazza. In diversi hanno assistito alla fase finale del colpo, con i banditi che hanno trasportato su un’auto, una Golf Volkswagen nera, l’intera cassa del bancomat contenente il denaro. Secondo una prima indicazione fornita agli inquirenti dai responsabili della filiale della Raiffeisen il bottino si aggirerebbe sui 50 mila euro. Pur trattandosi della filiale di un piccolo paese, lo sportello automatico era stato caricato di denaro nella serata di venerdì a seguito della presenza in zona di diversi turisti. I banditi probabilmente avevano contato proprio su questo particolare e hanno fatto centro. Lo sportello bancomat della filiale è posizionato all’interno di un vano della sede. Non è accessibile direttamente dalla strada, ma l’ingresso nella stanza è completamente libero. I banditi non hanno dovuto utilizzare alcuna tesserina elettronica per vedersi spalancare le porte. Si tratta di un particolare che renderà più difficile il lavoro degli investigatori che non avranno a disposizione alcun elemento concreto per cercare di individuare per lo meno la provenienza della banda. Ai carabinieri è stato però consegnato il filmato girato con un telefonino da un testimone oculare. Si tratta di Walter Teutsch, noto albergatore, titolare di un’ampia struttura ricettiva che si affaccia proprio sulla piazza centrale del paese. Il tremendo botto provocato dall’esplosione lo ha svegliato di soprassalto, assieme alla moglie. Resosi conto di quanto stava accadendo ha dapprima avvisato i carabinieri con una telefonata al 112 poi dalla propria finestra di casa ha girato il filmato (dalla durata di circa tre minuti) che documenta la fase conclusiva del colpo. Sono immagini che lasciano intendere che ad agire non sono stati degli sprovveduti. In altre parole è probabile che il colpo sia stato messo a segno da un gruppo di professionisti del crimine. Ad agire sono stati in quattro, tutti vestiti di scuro e mascherati. Hanno raggiunto la piazza a bordo di una Golf Volkswagen nera GTD di cui nessuno pare sia riuscito a rilevare il numero di targa. Diversi residenti hanno assistito al colpo (durato in tutto meno di cinque minuti) all’interno del proprio appartamento. Nessuno però se l’è sentita (comprensibilmente) di scendere in strada ed affrontare i banditi di cui uno pare impugnasse un oggetto, forse una pistola. Per far saltare lo sportello automatico è stata utilizzata la cosiddetta «tecnica della marmotta» con un parallelepipedo in ferro riempito di polvere pirica (cioè polvere da sparo) dalle esatte dimensioni delle aperture del bancomat. L’ordigno è stato inserito all’interno dello sportello per poi essere innescato e fatto esplodere. Nel filmato (che potete vedere sul nostro sito internet) si nota che i banditi hanno agito con sicurezza e relativa tranquillità. Solamente nella fase finale si avverte qualche timore da parte di uno dei malviventi (forse uno straniero) che urla: «Andiamo via, troppo tempo» mentre un altro del gruppo (con inconfondibile accento siciliano) dà del «bastardo, figlio di....» ad un compagno del malaffare che probabilmente si era attardato. Poi nel filmato si nota la Golf nera ripartire uscendo dal paese in direzione nord lungo la strada che permette di raggiungere sia il casello autostradale di Egna sia altri centri dell’Oltradige come Magrè e Termeno. I banditi sono riusciti ad anticipare di pochi minuti non solo l’arrivo dei carabinieri sul posto ma anche l’istituzione dei posti di blocco in tutta la zona.













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