«Salvate alberi e pietre al castello Principesco»

L'Heimatschutzverein e i lavori per migliorare la visibilità della struttura: «Oleandri, abeti del Colorado e sassi ciclopici sono segni della storia cittadina»



MERANO. I protezionisti dell'Heimatschutzverein di Merano guidati dal presidente Johannes Ortner intervengono sui programmati lavori per migliorare la visibilità del castello Principesco, il maniero di proprietà comunale che si trova dietro la sede municipale di via Portici.

“Apprezziamo l'intervento che il Comune ha deciso di eseguire per migliorare la visibilità del castello - afferma Ortner, che è anche consigliere comunale dei Verdi, il partito del sindaco Paul Rösch, ma non per questo meno critico - Non troviamo però giusto che per raggiungere questo scopo vengano sacrificati i due oleandri che si trovano ai lati dell'ingresso principale, i due abeti del Colorado che si trovano alle spalle del castello e le cinque pietre ciclopiche sistemate nella grande aiuola che divide il maniero dalla via Galilei”.

I due oleandri, secondo i protezionisti sono probabilmente i più vecchi di Merano. Furono piantati in quella posizione tra il 1890 e il 1900 e di loro c'è traccia in una fotografia scattata nel 1928 prima della costruzione del nuovo palazzo comunale. “Assieme al cipresso che si trova anch’esso nei pressi dell'ingresso del castello - afferma ancora Johannes Ortner - gli oleandri creano un quadro d'insieme mediterraneo splendido del castello. Merano è una città giardino di richiamo internazionale per il proprio verde e per questo motivo almeno uno dei due abeti del Colorado presenti nel parco va salvato dall'abbattimento”. Anche i cinque sassi ciclopici presenti nel parco, secondo i protezionisti, meritano di essere salvati e non eliminati per dare più visibilità al castello e per creare uno spazio esterno dove realizzare eventi, in quanto rappresentano la storia dei Portici, un vecchio modo di produrre il vino con l'utilizzo di torchi artigianali. Ortner spera che i sassi ciclopici non subiscano lo stesso destino toccato a parte del selciato dell’area superiore di piazza Duomo, sistemati chissà dove in un angolo del cantiere comunale.

I lavori per rendere più visibile il castello Principesco e renderlo più appetibile ai turisti scatteranno il 13 febbraio. Il primo intervento sarà legato all’ eliminazione dell'edera rampicante che nei decenni ha quasi avvolto le pareti esterne del castello. Il progetto prevede anche la riduzione dei posti auto che oggi circondano il maniero e il taglio di tre alberi ad alto fusto, arbusti e palme che coprono la vista del castello a chi lo guarda dalla via Galilei. Per offrire maggiori spazi a chi organizza eventi nel castello, ad esempio i matrimoni civili, il fossato esistente attorno al castello sarà allargato, sarà realizzata una copertura di parte del prato esistente e sarà costruito un piccolo muro di divisione con l'aiuola con una fontana. (rog)













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