San Valentino: i docenti del conservatorio Monteverdi fanno la serenata
Appuntamento domenica a Palazzo Mercantile con la musica e i racconti sul genere dell’amore per eccellenza
BOLZANO. San Valentino uguale amore. Così come “Serenata” uguale corteggiamento amoroso. Fin qui il rischio di essere scontati è garantito, ma per il professor Giacomo Fornari, musicologo e docente del conservatorio di Bolzano “Claudio Monteverdi”, non bisogna fermarsi alle apparenze: «Questo luogo comune sulla serenata non corrisponde del tutto al vero», secondo il professor Fornari che domenica mattina alle 11 a Palazzo Mercantile rivelerà l’origine di questo nobile genere musicale: «La serenata, nel ’700, nasce come brano a carattere encomiastico: ad esempio Mozart ha composto una serenata per il matrimonio di Ferdinando d’Austria con Maria Riccarda D’Este. Un brano a caratere amoroso ma in senso più ampio, da eseguire prevalentemente di “sera” appunto. Noi siamo partiti da questo concetto di serenata e l’abbiamo allargato».
L’iniziativa vedrà coinvolti nove musicisti, docenti del conservatorio, che eseguiranno la difficile ”opera 31” di Luis Spohr, musicista romantico contemporaneo di Beethoven.
«L’opera 31di Sporh, è una serenata in senso ampio, è un omaggio d’amore all’Italia». Attraversando il Bel Paese il musicista di Kassel, ha lasciato anche un divertente diario di viaggio attraverso cui è possibile vedere con occhi moderni antiche usanze e costumi musicali arricchiti da tante divertenti annotazioni sulla situazione musicale.
«Ad esempio - prosegue Fornari - durante la sua permanenza a Napoli, chiese a un noto musicista napoletano cosa ne pensasse di Mozart e la risposta fu: “Chisto guaglione l’ho già sentito, ma chi è?» Insomma un affresco ironico e appassionato sull’Italia del ’700 e il suo rapporto con la musica. ©RIPRODUZIONE RISERVATA