Sarentino, regalo di Natale da 63 milioni

Da Bolzano si salirà in 15 minuti anziché in 25. In quindici anni, per la Statale la Provincia ha speso 100 milioni di euro


di Davide Pasquali


BOLZANO. Chi rispetta i limiti di velocità salirà da Bolzano a Sarentino in soli 15 minuti anziché in 25. Soprattutto, niente più viaggi avventurosi attraverso le quindici tortuose strette umide e pericolosissime gallerie del Ventennio. Detta come l’ha perfettamente sintetizzata ieri mattina il sindaco Caramaschi, Sarentino ormai è diventato un quartiere di Bolzano. Al costo di 63 milioni di euro. Stiamo parlando delle due nuove gallerie realizzate dalla Provincia all’imbocco della val Sarentina. Quasi quattro chilometri, quasi tutti dentro alla montagna. Per la val Sarentina una rivoluzione - e lo hanno testimoniato ieri i circa mille sarentinesi scesi all’imbocco della galleria di fronte a Castel Roncolo per la festa di inaugurazione a suon di musikkapelle, benedizione, due miss, San Nicolò in costume, gara di corsa, birra e würstel per tutti. Per Bolzano un ulteriore aggravio di traffico: se è più semplice scendere in città, ci si scenderà più spesso e più volentieri.

Sostituire quindici gallerie antiquate, non più adatte alle moderne esigenze di traffico e dunque pericolose per automobilisti e motociclisti, con due nuovi tunnel in grado di rendere più rapido e sicuro il collegamento tra la val Sarentina e Bolzano, percorso quotidianamente da circa 1.400 pendolari e 400 scolari. Questo l’intento della giunta provinciale, che aveva avviato il progetto ormai quasi dieci anni fa. Il presidente Arno Kompatscher e l'assessore ai lavori pubblici Florian Mussner ieri hanno inaugurato il nuovo percorso della strada statale.

Il tunnel Grafenstein, lungo 1,52 chilometri, e il tunnel Goldegg, lungo 2 chilometri, sono stati completati nelle scorse settimane, con un investimento complessivo di 62,7 milioni di euro per due opere considerate particolarmente complesse dal punto di vista tecnico.

In totale, sulla statale di Sarentino negli ultimi 15 anni si sono spesi 100 milioni di euro.

«Mettere a disposizione del territorio una rete viaria moderna e sicura - ha sottolineato il presidente Kompatscher - rappresenta una priorità in quanto consente di garantire la raggiungibilità, fattore centrale per il mantenimento del benessere economico soprattutto nelle zone più periferiche. Per questo motivo, il completamento dei due tunnel equivale ad una garanzia per il futuro economico della val Sarentina». L'assessore Florian Mussner ha invece posto l'accento sul fattore sicurezza, «aspetto da non sottovalutare dato che ogni giorno i veicoli in transito sulla statale sono circa cinquemila».

Le nuove gallerie, ha spiegato, «rispettano i più avanzati e moderni standard di qualità, e sono dotate rispettivamente di 3 e 5 vie di fuga che le rendono particolarmente sicure».

Soddisfatto per la conclusione dei lavori e per l'imminente apertura al traffico della nuova strada, prevista per giovedì 22 dicembre, il sindaco di Sarentino Franz Locher, il quale ha ricordato che «per decenni questa strada è stata tra le più pericolose di tutto l'Alto Adige, mentre ora, grazie agli interventi svolti, può essere considerata moderna, sicura ed efficiente».

Anche molti bolzanini, e molti turisti, godranno dei benefici della nuova statale. Escursionisti, gitanti, sciatori. Non però i ciclisti. Quei meravigliosi 45 chilometri di salita, fin su al passo Pennes. Chi non l’ha fatta prima, ora non potrà più farla. La vecchia statale verrà infatti chiusa, sbarrata. Come accaduto in val d’Ega, le esigenze dell’economia sopravanzano quelle degli sportivi. Costerebbe troppo, mantenere in servizio, in sicurezza, la vecchia strada come ciclabile.

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