bufera

Sasa, licenziata la direttrice Petra Piffer. Lei anticipa: «Farò ricorso» 

Ieri la decisione del Cda senza rendere noti i motivi.  La replica: «Sono gravemente scossa. Atto totalmente ingiustificato, illegittimo e lesivo della mia immagine professionale» (nella foto, Piffer seconda da sinistra con Alfreider, Kofler e un'autista Sasa)



BOLZANO. Un mese di sospensione (come anticipato dal nostro giornale), poi il licenziamento. Un comunicato asciutto, secco, giunto nel pomeriggio di ieri (9 maggio) al termine della riunione del Cda e del comitato di indirizzo della società di trasporto pubblico locale: «Il consiglio di amministrazione di Sasa Spa comunica che il rapporto di lavoro della società con la direttrice generale dottoressa Petra Piffer si è concluso in data odierna».

Licenziata per giusta causa, con decorrenza immediata, come conferma l’interessata che preannuncia ricorso al giudice del lavoro. Non sono state rese note le motivazioni.

Petra Piffer ieri è intervenuta con una breve nota: «Sono gravemente scossa da tale atto in quanto lo ritengo totalmente ingiustificato, illegittimo e lesivo della mia immagine professionale - anche in considerazione del clamore mediatico che l’ha preceduto - così come ritengo allo stesso modo illegittima, ingiustificata e gravemente lesiva della mia dignità personale e professionale la sospensione dal servizio che è stata disposta più di mese fa nei miei confronti».

Dunque, le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi sono state confermate. Dopo oltre un mese di sospensione, è arrivata la comunicazione ufficiale. I soci - ossia Provincia e Comuni di Bolzano, Merano e Laives - al momento preferiscono non prendere posizione sulla vicenda, lasciando la parola esclusivamente alla società.

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