BOLZANO. Proficuo incontro ieri a Roma - al quale hanno partecipato il deputato Daniel Alfreider, il senatore Karl Zeller e il segretario generale della Provincia Eros Magnago - per cercare di sbloccare il più in fretta possibile i fondi per la costruzione del nuovo carcere in zona Agruzzo. Entro la giornata odierna sarà presentato un ordine del giorno alla Camera (con Daniel Alfreider primo firmatario) sulla base di quanto è stato concordato con il viceministro dell’Economia Enrico Morando. «Abbiamo individuato - spiega lo stesso Alfreider -un percorso amministrativo per sbloccare i 25 milioni di euro previsti fin dal 2012 ma che per vari motivi lo Stato ha trattenuto fino ad oggi».

A questo riguardo sono state necessarie alcune verifiche incrociate con i funzionari del Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) e del Mef (Ministero dell'Economia e delle Finanze). «La misura - prosegue Alfreider - sarà poi inserita nel decreto sul piano nazionale degli investimenti».

Non appena i fondi saranno materialmente sbloccati potranno finalmente iniziare i lavori del nuovo carcere, congelati ormai da troppo tempo. Nel 2015 - lo ricordiamo - c’era stata anche l’assegnazione dell’appalto alla ditta Condotte. Il presidente Kompatscher aveva riferito, la scorsa estate, di ritardi imputabili al Ministero, a cui spetta il rimborso del finanziamento effettuato dalla Provincia, in base all’Accordo di Milano. «Non si trovava più il relativo capitolo».

L’incontro di ieri sarebbe dovuto servire anche ad affrontare la spinosa questione della concessione A22, per la quale Bolzano (ma anche Trento) è tuttora sulle spine. L’auspicio - qualora dovesse tenere il Governo - sarebbe quello di chiudere la vicenda nel giro di qualche mese. «Ieri - ammette Alfreider - abbiamo semplicemente aggiornato il punto. Sul tema la nostra attenzione era e resta comunque massima». (max.bo.)

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