SCANDALO IPESGrando in libertà: "Vado al mare"

Il direttore d’ufficio: "I due mesi in carcere mi sono serviti per riflettere". Giovedì mattina alle 9 ha lasciato via Dante. Al ritorno dalle ferie verrà trasferito nella sede Ipes di via Orazio


Susanna Petrone


BOLZANO. Sorridente, alle 9 di ieri mattina, ha lasciato il carcere di via Dante. Stefano Grando, funzionario Ipes, è poi partito per il mare. Prima di lasciare l’Alto Adige l’ex direttore del centro servizi inquinilato, parlando con i giornalisti, ha detto di «avere avuto molto tempo in carcere per riflettere e studiare». Sono passati sessanta giorni dalla decisione dei giudici del Tribunale del riesame con cui era stata rigettata la richiesta di scarcerazione.

Grando, dunque, ieri ha potuto fare le valige e lasciare la cella. «Ho fatto amicizia con i miei compagni di cella», confessa l’ex direttore del centro servizi inquilinato. E aggiunge: «Ho avuto tempo per pensare a me stesso e a quello che è accaduto in questi ultimi mesi nella mia vita - prosegue -: ho scritto lettere a conoscenti ed amici che mi hanno sempre sostenuto, ho studiato il caso così come le decisioni che l’Ipes vuole prendere e studiato l’inglese che già conoscevo. Poi, ovviamente, ho letto molti libri visto che ho avuto anche parecchio tempo».

Il funzionario, indagato per corruzione, ieri pomeriggio - insieme alla compagna - ha lasciato Bolzano per passare qualche giorno di relax al mare. Non è dato a sapere in quale località balneare si trovi Grando. In realtà oggi sarebbe rientrato in ufficio in via Milano per chiedere dieci giorni di ferie, ma due giorni fa gli è arrivato il provvedimento ufficiale firmato dai vertici dell’Ipes. «In vacanza fino al 3 settembre». Vacanze «forzate» in attesa di decidere dove ricollocarlo.

Probabilmente «verrà spostato nella sede di via Orazio», precisa il suo legale, il noto avvocato bolzanino Marco Ferretti. «L’ho visto molto sereno e contento - assicura il legale di Grando -. Ora trascorrerà qualche giorno al mare con la sua compagna per riprendersi da due mesi di carcere e da tutto quello che è accaduto. Poi sarà pronto per fare la conferenza stampa, chiarire ulteriormente la sua posizione e tutto quello che l’accusa ritiene abbia fatto».

Nel frattempo prosegue la delicata inchiesta della Procura, coordinata dal sostituto procuratore Axel Bisignano e dal procuratore capo Guido Rispoli che hanno a loro volta iscritto sul registro degli indagati altri due funzionari Ipes e un imprenditore altoatesino.
Domenica mattina sarà la volta di Peter Kritzinger, braccio destro di Grando. Anche lui potrà lasciare il carcere di Trento. Anche Kritzinger ha ricevuto un provvedimento firmato dai vertici dell’Ipes, che fissa le vacanze «forzate» fino al 3 settembre. Al suo rientro anche l’ex capo della squadra manutentori verrà spostato di sede. Probabilmente in via Orazio dove si trovano altri cinque dipendenti indagati e per i quali la Procura aveva chiesto la sospensione. Sicuramente Kritzinger non avrà più contatti né col pubblico né con gli imprenditori. (s.p.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

il rimpatrio

Chico Forti, il grande giorno: di nuovo in Italia. «Non vedo l'ora di riabbracciare mia madre»

L'aereo con a bordo il 65enne trentino, condannato all'ergastolo in Florida per omicidio, è atterrato a Pratica di Mare. Visibilmente commosso ha ringraziato la presidente Meloni (foto Ansa)

IL RITORNO. Arrivato a Roma dopo 24 anni di detenzione in America
LA RICHIESTA. I legali: "Subito istanza per vedere la mamma"
IL PENITENZIARIO. A Rebibbia prima del trasferimento a Verona. Fugatti: "Presto potremo abbracciarlo"
L'ANNUNCIO. Oggi il rimpatrio di Forti. "Per me comincia la rinascita"

LO ZIO GIANNI. "Chance di nuova vita dopo una lunga battaglia"
NORDIO.
 "Straordinario traguardo politico e diplomatico"
LA SCHEDA. L'imprenditore surfista che vinse da Mike in tv accusato di omicidio a Miami

Attualità