Scatta il piano per salvare progetti e finanziamenti

L’assessore Seppi: «Portiamo in consiglio il 3 giugno la delibera per l’ex Odar» Bianchi (opposizione): «Per quello ci saremo, poi però abbandoneremo l’aula»


di Bruno Canali


LAIVES. Lo stallo politico nel quale si trova attualmente il Comune di Laives, situazione che ha già determinato a inizio settimana l'annullamento delle due sedute di consiglio comunale programmate, crea timori anche per l'ipotesi che possa provocare una brusca “frenata” nel settore delle opere pubbliche, in particolare per quanto concerne grandi progetti in procinto di iniziare e per i relativi, ed è giusto aggiungere fondamentali, finanziamenti provinciali.

« Fra tutti questi piani - spiegano praticamente all’unisono vicesindaco Bruno Ceschini e l'assessorre all'urbanistica Giovanni Seppi - solo per quel che riguarda il rifacimento della scuola elementare di Pineta e la realizzazione del nuovo serbatoio idrico, si mettono in ballo 6 milioni di euro circa. Nello specifico di Pineta, il 22 maggio dovrebbe essere nominato il direttore dei lavori e poi, il 30 maggio, dovrebbe avere luogo l'apertura delle buste con le offerte per i lavori. Dovesse cadere l'amministrazione comunale - medita poi Seppi - per un dato periodo arriverebbe un commissario straordinario. Io non so quali siano i limiti giuridici e le possibilità decisionali che avrebbe questa figura provvisoria, ma sono preoccupato all'ipotesi che si possa bloccare ad esempio la convenzione per i contributi provinciali relativi a varie opere, così come la convenzione urbanistica tra il Comune e l'Odar per la trasformazione di ciò che rimane del vecchio campo da calcio Don Bosco. A tale proposito, sono deciso a portare in consiglio comunale già il 3 giugno questa operazione, che porterà al Comune qualche cosa come un valore da un milione di euro. In virtù della convenzione con l'Odar infatti, l’ente avrà la possibilità di costruire cubaura abitativa su 2.300 metri quadrati circa e noi avremo in cambio 3.000 metri quadrati circa per realizzare un bel verde pubblico in quella zona della città. Attualmente quell'area è classificata come zona per attrezzature collettive ad iniziativa privata, ma grazie alla convenzione con il Comune, si potrà procedere con la trasformazione e il recupero».

Di questi timori (e delle responsabilità che ne conseguirebbero)sono già stati investiti anche i consiglieri comunali di opposizione, quando hanno deciso di non entrare più in aula consiliare fino a quando il sindaco Liliana Di Fede non dimostrerà che ha a disposizione una vera maggioranza. Dice a proposito Christian Bianchi (Fratelli d’Italia): «Bene, se queste sono le preoccupazioni del vicesindaco e dell’assessore all'urbanistica, noi siamo sicuramente disponibili a discuterne. Portino in aula questi atti come deciso anche il 3 giugno se ritengono e noi saremo disponibili a dare una mano affinchè vadano a buon fine, nell'interesse di tutti. Ma solo queste, perchè poi, sulla surroga di Christof Inama, come abbiamo già chiarito, torneremo a uscire dall'aula e a quel punto dovrà essere la maggioarnza a garantirsi i numeri per poterlo sostituire e così ripartire, sia pure con il minimo dei consiglieri possibile, vale a dire 16 su 30 complessivi».

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