Scelta Civica, scelta rosa Una donna in testa di lista

L’impiegata Manuela Corradini precede il vicesindaco di Merano Balzarini Stablum bacchetta la Mazzardis: «La politica non è una questione di età»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Scelta Civica ha risolto in extremis il rebus della testa di lista per le provinciali e ha puntato su una donna, l’impiegata Manuela Corradini, che precede il vicesindaco di Merano Giorgio Balzarini. «Ma non è stato facile - ha sottolineato Nadia Mazzardis, imprenditrice e femminista - convincere i colleghi maschi dell’opportunità di questa scelta». Alla fine, proprio per evitare una rigida spartizione dei posti che tenesse conto del “peso” delle varie anime del movimento territoriale, si è optato per l’ordine alfabetico con l’alternanza tra sessi, partendo però con una donna. «Ci è sembrata - spiega il coordinatore provinciale Andrea Casolari - la scelta più logica e intelligente, anche per non allinearci agli schemi adottati dai partiti tradizionali. Le donne in lista sono 12 su 32, per una quota di poco inferiore al 40 per cento». La combattiva Mazzardis, che nella vita si occupa di apprendimento delle lingue in età precoce, è stata protagonista di un divertente siparietto con l’ex vicesindaco di Bressanone Stablum. «Con Dario - ha detto - discuto spesso di rinnovamento». E lui, di rimando, sempre sul palco: «La politica non si fa con la carta d’identità ma con passione e quindi non ho alcuna intenzione di farmi da parte».

La testa di lista. La Corradini, che lavora nell’amministrazione del Liceo Torricelli e ha fatto parte dell’associazione genitori del Rainerum, è una faccia nuova della politica ed è probabile che il numero due di Scelta Civica, il vicesindaco di Merano Giorgio Balzarini, raccolga parecchi voti in più e sia pertanto il vero candidato di punta del movimento. «Non è più possibile - ha sottolineato - che i sindaci si presentino la mattina alle 5 da Durnwalder con il cappello in mano per ottenere cose che hanno pieno titolo di avere. Serve una svolta anche sull’energia: la gestione della Provincia, imperniata su Sel, fa acqua da tutte le parti e lascia i Comuni ai margini».

L’affondo di Berloffa. Scelta Civica vuole incidere anche sul futuro dell’autonomia altoatesina e critica chi, fino a oggi, non è riuscito ad imporsi pur essendo nella stanza dei bottoni: «Ci sono partiti italiani - ha attaccato il consigliere comunale bolzanino Paolo Berloffa - che si sono ingrassati e assopiti». L’ex sindaco di Bolzano Ivan Benussi ha ribadito, invece, «la necessità di andare al di là dei personalismi e degli schieramenti grazie ad una grande forza territoriale». Per Alberto Stenico «viviamo in un posto meraviglioso ma dobbiamo combattere con muri eretti da noi stessi. È tempo di togliere gli steccati e iniziare a scrivere una storia condivisa».

Le donne. La forza trainante di Scelta Civica è rappresentata dalle donne. Da Sigrid Plattner, dipendente provinciale distaccata all’Inps che combatte per i mistilingui e ha invitato le donne che subiscono violenza a fare sempre denuncia, alla cuoca bolzanina Franca Uva. In prima linea anche la peruviana d’origine Leyli Landauro, intenzionata ad occuparsi dei problemi di integrazione degli stranieri, la professionista brissinese Paola Ghedina, l’esperta nel settore dei minori Paola Santoro e Paola Temporin, ragioniera e madre di due ragazze alla ricerca di un’occupazione.

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