Schützen, si inaugura lo storico capitello di via Firenze

Risale all’Ottocento. Per risanare si sono spesi 20 mila euro Ora la sfida è risistemare l’antica chiesa di San Maurizio


di Davide Pasquali


BOLZANO. Già avevano suscitato un certo scalpore nel 2016, perché per raccogliere fondi avevano diffuso un volantino bilingue. Di qua in tedesco, poi giravi, e di là era scritto pure in italiano. Erano alla ricerca di denari, perché l’ente pubblico era disposto a finanziare l’opera soltanto in parte. E quindi occorreva sopperire altrimenti.

Stiamo parlando degli Schützen della compagnia di Gries, che l’anno scorso avevano avuto l’idea - e la sensibilità - di ristrutturare lo storico capitello di via Firenze. Risalente all’Ottocento e in precarie condizioni di conservazione, anche per via dell’inquinamento e dei perenni gas di scarico delle auto.

I lavori di ristrutturazione sono stati conclusi da tempo, ora è finalmente arrivata pure l’elettricità, quindi si può ufficialmente inaugurare.

La cerimonia si terrà questa mattina a partire dalle ore 10. Terminata la messa domenicale alla chiesa di Sant’Agostino, il parroco di lingua tedesca di Gries, padre Robert Gamper, si recherà in via Firenze. Benedizione, e poi Frühschoppen: Weisswurst e birra, fino alle 14, fino a esaurimento scorte.

Tutti sono gentilmente invitati a partecipare.

È un piccolo segno, ma a ben vedere alquanto significativo. Perché che una compagnia di cappelli piumati come la ultraconservatrice «Major Josef Eisenstecken» di Gries fosse impegnata da anni nella conservazione del patrimonio storico artistico culturale cattolico dei dintorni di Gries è un fatto noto; e pure ben riconosciuto. Epperò, che si chieda si ottenga e poi si ringrazi per l’appoggio l’altra metà del cielo, con tanto di volantino bilingue, è un dato di fatto inusuale. E da sottolineare.

In città esistono soltanto due compagnie di Schützen, una in centro e una a Gries. Entrambe tengono molto alla conservazione della Heimat.

A Gries già quarant’anni fa la Major Josef Eisenstecken mise mano alla cappella di San Maurizio, in zona ospedale, per risanare lo storico edificio sacro. Che, fra il resto, ora necessiterebbe di un altro serio rimaneggiamento. Motivo per cui gli Schützen, ora come ora, stanno premendo sulla Provincia perché contribuisca. Come nel caso del capitello di via Firenze, infatti, lo precisa il comandante della compagnia di Gries, Christoph Pfeifer, la Provincia finanzia il 40% del restauro, ma non basta mica. Nel caso di via Firenze, la spesa era abbastanza contenuta: 20 mila euro. Per la chiesa ce ne vorranno molti molti di più. In via Firenze si è fatto affidamento su sponsor e mecenati privati, più le offerte dei fedeli della parrocchia della Sacra Famiglia. L’energico comandante dei cappelli piumati Pfeifer, eletto nel 2014, in futuro avrebbe intenzione di risanare almeno un manufatto storico artistico religioso all’anno.

In questo caso, l’iter non è stato dei più semplici. Il capitello era su terreno privato, quindi l’ente pubblico, Comune o Provincia che fosse, non poteva intervenire in via diretta. E anche le proprietarie di capitello e terreno, due sorelle quasi centenarie, erano impossibilitate a intervenire, anche solo per motivi anagrafici.

Poi, grazie all’aiuto di un appassionato di San Paolo che si è sciroppato tutte le necessarie lunghissime pratiche burocratiche, e grazie alla ditta del restauratore Hubert Mayr di Perca, si è riusciti a terminare. Infine, dopo lunghe vicissitudini, ora è arrivata pure la luce. Ergo, è l’ora di inaugurare.

Per i lavori di risanamento del futuro, il comandante della compagnia di Gries fa affidamento anche sui bolzanini: «Se siete a conoscenza di qualche situazione di degrado, fatecelo sapere, per quanto possibile interverremo celermente».













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