BOLZANO

Scuola, 400 professori in fila per un contratto in Alto Adige

Almeno un centinaio diventeranno di ruolo e c’è anche chi ha pianto per avercela fatta dopo 60 anni


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Tra cattedre a tempo indeterminato, posti annuali e supplenze in questi giorni saranno firmati - solo nella scuola italiana - circa 400 contratti. Ieri sono stati assegnati i posti di ruolo per tedesco e si sono presentati solo 10 docenti (4 per le elementari, 3 per le medie e 3 per le superiori), a fronte di una disponibilità di 40 cattedre. Per questa materia, in particolare, se si hanno i requisiti (titolo di studio e abilitazione) si può ottenere un posto fisso anche sotto i trent’anni. «Ieri - spiega Giorgio Danieli, direttore dell’ufficio assunzioni e carriera del personale docente e dirigente - si è presentata una ragazza del 1991, laureata in Scienze della formazione ed è stata assunta a tempo indeterminato a 25 anni».

I posti a tempo indeterminato conferibili, in base agli elenchi predisposti dalla Sovrintendenza scolastica, sono 200 (74+126), ma secondo una prima stima ne saranno assegnati un centinaio. «Non posso fornire ancora una cifra precisa - spiega il direttore di Ripartizione Tonino Tuttolomondo - ma dovremmo aggirarci su quella cifra. Per tedesco il fabbisogno è elevato ma si presentano pochi docenti, proprio come è accaduto ieri. In altre classi di concorso le graduatorie sono piene e i posti sono pochi. Penso a filosofia e storia o ad economia aziendale, ma l’elenco è lungo». Dal 2009 l’organico della scuola italiana, sottolinea Tuttolomondo, è sostanzialmente invariato. «Abbiamo 1.848 docenti per 15.200 studenti nella scuola statale, dalle vecchie elementari alle superiori. Se contiamo anche le professionali, le scuole paritarie e le scuole materne arriviamo a 22 mila alunni». Restando alle scuole statali la differenza tra l’Alto Adige e il resto d’Italia è che in provincia di Bolzano si è sempre continuato ad assumere. «Il 50% delle assunzioni - spiega Danieli - degli ultimi 5-6 anni sono state fatte grazie alla quota aggiuntiva».

«Una docente bolzanina di educazione artistica del 1956, quando ha scoperto che finalmente sarebbe stata assunta a tempo indeterminato - spiega un’addetta dell’Intendenza - si è messa a piangere. Ma il suo non è un caso isolato. Nell’elenco di quest’anno figurano anche tre insegnanti di educazione fisica rispettivamente del 1958, del 1959 e del 1960 e una docente di educazione tecnica del 1952». Per educazione fisica, peraltro, c’è una spiegazione. Un tempo i maschi facevano lezione con un prof e le femmine con un altro, ma poi per risparmiare si è optato per un unico docente e le cattedre si sono dimezzate da un anno all’altro.

La Sovrintendente Nicoletta Minnei sottolinea che per i precari altoatesini «è stato fatto davvero tutto il possibile, ma a prevalere è il criterio del fabbisogno. Capisco, peraltro, l’amarezza di chi non ha ottenuto la stabilità che cercava».

Le graduatorie. Nelle graduatorie provinciali ci sono circa duecento docenti, poi ci sono le graduatorie d’istituto dalle quali si attinge ad esempio per le supplenze. «Dal prossimo anno - questa è la promessa - contiamo di inserire, se possibile, un maggior numero di prof con l’abilitazione».

 













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