Scuola bilingue in Alto Adige, prime aperture

Tommasini: «I nostri figli devono imparare il tedesco all'asilo»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Un insegnante di tedesco in ogni sezione d'asilo italiano. Docenti delle elementari formati ad hoc alla Libera Università per le lezioni veicolari (ad esempio matematica in tedesco, geografia in tedesco ecc.). Scambi fra scuole superiori istituzionalizzati e più occasioni d'incontro tra italiani e tedeschi, fuori dalla scuola, nell'associazionismo e nello sport.
Queste le richieste avanzate dal Pd alla prima riunione del gruppo di lavoro messo in piedi con la Svp sull'apprendimento linguistico di cui fa parte l'assessore provinciale alla scuola italiana Christian Tommasini, la deputata Luisa Gnecchi e due esperti del mondo della scuola, il consigliere comunale meranese Daniela Rossi ed il consigliere comunale bolzanino Andrea Felis. Tommasini sa benissimo che sono ancora pochi gli italiani che parlano bene il tedesco e sa anche che la questione deve cambiare perchè l'integrazione possa dirsi reale e compiuta. «Dobbiamo attrezzarci per avere una società meno divisa e la Volkspartei ieri ci ha dato un bel segnale d'apertura». In che senso? «Abbiamo tracciato un obiettivo comune». Quale sarebbe? «Dobbiamo andare avanti per formare cittadini plurilingui».
Assessore non è che si parla di plurilinguismo per evitare la parola bilinguismo? «No. Dobbiamo riconoscere come la situazione attuale non sia nè ideale nè soddisfacente. Voglio che in futuro i nostri ragazzi parlino l'italiano, il tedesco e pure l'inglese». Secondo lei per centrare l'obiettivo da cosa non si può più prescindere? «Dall'asilo. Se vogliamo che i nostri figli un domani parlino il tedesco dobbiamo capire che devono impararlo nelle scuole per infanzia e poi alle elementari». Come si può fare? «Dobbiamo mettere a punto un piano per reperire gli insegnanti». L'assessore alla scuola di lingua tedesca, Sabina Kasslatter Mur non le ha certo dato una mano bocciando gli scambi tra insegnanti all'asilo, lei cosa dice? «Che ha problemi a reperire docenti e non vuol farsi sfuggire quelli che ha. Credo che spetti a noi trovare una soluzione». Tommasini pensa che per evitare che i bimbi italiani affollino le scuole materne tedesche in tutte le sezioni delle scuole dell'infanzia dovrebbe esserci una maestra italiana e una tedesca. «E dovremo darci una mossa anche per modificare la questione alle elementari. Dovremo trovare docenti che siano effettivamemte in grado di sostenere le lezioni veicolari (matematica in tedesco, storia in tedesco ecc.). Ed è per questo che dobbiamo puntare sulla loro formazione creando alla Libera Università corsi ad hoc». Per l'assessore è necessario disporre di un corpo insegnante all'altezza della sfida perchè finché la sperimentazione coinvolge poche scuole bastano pochi docenti motivati ma se si tenta di estenderla si rischia di arenarsi: servono professori soprattutto per le medie e le superiori dove oltre alla lingua servono le competenze specifiche.
«Per questo dovremo attivare la Lub».
Ma farsi gli insegnanti in casa non è rischioso, alla fine l'aria non diventa pesante? «Non vedo il problema». Tutto questo non basta perchè occorre anche istituzionalizzare gli scambi tra i ragazzi delle scuole superiori «dovremo trovare le modalità per attivarli a metterli a regime in tutta la provincia».
Tommasini dice di puntare solo alla concretezza: «Da questo gruppo di lavoro mi aspetto molto, soluzioni reali che diano un'opportunità a tutti. Dobbiamo darci da fare per creare una società meno divisa ed il problema non è solo quello della scuola. Se è vero che i ragazzi devono mescolarsi, perché non superare i centri giovanili divisi per gruppo linguistico? Perchè non fare in modo che i ragazzi si mischino anche all'interno delle società sportive?».
Nelle prossime settimane Pd ed Svp faranno il punto sull'apprendimento linguistico - «perchè molto si è fatto ma non tutto quel che si è fatto è esportabile o valido» - e si comincerà a sondare la fattibilità di progetti innovativi. La prossima riunione è fissata per la fine di aprile.

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