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Scuole materne, iscrizioni al via. E gli asili nido non bastano più 

La finestra per i bambini nati tra la fine del 2017 e il 2020 si apre il 9 gennaio. Attenzione: serve lo Spid. Di Fede: «Il calo demografico tampona appena la richiesta di servizi 0-3». Mense a pieno regime fino alle medie



BOLZANO. La prossima settimana si apriranno le iscrizioni alle scuole materne. A febbraio poi sarà la volta degli asili nido. Ma se per le prime – soprattutto se in lingua italiana – la direzione provinciale prevede che ogni bambino e ogni bambina troveranno un posto, nell’ambito delle strutture comunali per la fascia fino ai tre anni le certezze si assottigliano di anno in anno. Il calo demografico c’è e si sente, ma la richiesta di servizi per l’infanzia prevale: perché la famiglia è monogenitoriale, oppure perché sempre meno donne vanno in aspettativa o accettano il «licenziamento volontario», il posto all’asilo nido diventa imprescindibile anche a Bolzano.

Sul fronte delle mense, dal Comune arrivano buone notizie: passata la pandemia, le mense tornano a regime, dalla materna alle medie. Resta il tema dei bambini italiani iscritti nelle scuole tedesche, soprattutto a Europa-Novacella.

Iscrizioni dal 9 al 17 gennaio

I bambini che compiono i tre anni entro il 31 dicembre 2023 potranno iniziare a frequentare la scuola materna dal prossimo settembre. Le iscrizioni saranno aperte da lunedì 9 a martedì 17 gennaio e potranno essere effettuate solo in forma telematica, attraverso il portale della Provincia «Iole». La direzione provinciale delle scuole dell’infanzia in lingua italiana segnala che è necessario avere lo Spid, la carta d’identità elettronica o la carta servizi. I genitori che abbiano bisogno di informazioni possono rivolgersi al centro di documentazione in viale Duca d’Aosta 101, che riceve solo su appuntamento (tel. 0471 400719). Lo Spid invece si attiva attraverso i servizi del Comune. Oggi i bambini nelle materne italiane di Bolzano sono 406. «A questo dato si potrebbe aggiungere un numero oggi non quantificabile – spiega Manuela Pierotti, la responsabile in Provincia – di bambini nati tra il settembre e il dicembre del 2017 che potrebbero rimanere alla scuola materna un altro anno, anziché essere iscritti alle elementari».

C’è una garanzia: «Ogni bambino trova un posto alla materna italiana, e una volta iscritti tutti hanno diritto al servizio mensa. Ciò che non può sempre essere assicurato è l’accoglienza nella prima scuola scelta».

Mense e sorveglianza

Del servizio mensa risponde il Comune, che per elementari e medie ha un contratto con la ditta Serenissima. Il problema, con il Covid, è che i pasti erano garantiti solo agli alunni con il rientro. Non è più così: «Le mense sono già tornate a regime», dice l’assessora comunale Johanna Ramoser. Che poi precisa: «Sono le scuole a organizzare i turni di sorveglianza se l’orario non prevede il rientro, ma non hanno l’obbligo. Direi che sono quasi tutte collaborative». Al momento non sono previsti aumenti delle tariffe.

Tutti alla scuola tedesca

Tutti vogliono la full immersion che accelera l’apprendimento della seconda lingua. Ma è difficile che l’immersione sia totale, se nella classe ci sono quasi più bambini di madrelingua italiana che di madrelingua tedesca. Il tema viene regolarmente sollevato dalla Svp. L’assessora Ramoser conferma: il fenomeno resiste e a Bolzano è forte soprattutto a Europa-Novacella. Una scuola su tutte, le elementari Pestalozzi di viale Europa. «Se nel gruppo classe – spiega Johanna Ramoser – i bambini di madrelingua italiana sono molto numerosi, sarà difficile anche per gli insegnanti far parlare loro il tedesco».

Febbraio: le iscrizioni al nido

Dei 460 posti negli asili nido di Bolzano circa 150 dovrebbero liberarsi quest’anno per accogliere nuovi bimbi. Le iscrizioni saranno aperte da lunedì 6 a venerdì 24 febbraio e si potranno effettuare tramite Pec o semplice e-mail, nell’ufficio dei servizi alla prima infanzia di Assb o in uno dei cinque distretti sociali di Assb. Le tariffe dovrebbero rimanere invariate, a meno che la giunta provinciale non deliberi aumenti. Sono giornaliere (giornata intera, mezza giornata o orario prolungato) calcolate sul reddito attraverso la Durp.

Le microstrutture invece hanno tariffe orarie. L’offerta privata è completata da Tagesmutter e asili aziendali. La direttrice di Assb, Liliana Di Fede, ricorda che già gli anni scorsi alcune famiglie sono rimaste in lista d’attesa. E soprattutto segnala una tendenza che racconta molto della società e del lavoro: «Le richieste sono in aumento. In termini di offerta Bolzano soddisfa, e anzi supera le direttive europee. Ma i servizi per la prima infanzia sono sempre più ricercati, e gli asili nido hanno un ruolo importante anche nell’ambito dell’educazione. E no, il calo demografico tampona appena questa richiesta in costante crescita». S.M.

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