Seconda linea Metrobus, ecco il tracciato 

Prevista una linea verde con almeno 14 fermate. In Comune è stato definito il progetto finale: dal centro fino a Bolzano sud


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Ecco svelata la camera iperbarica che farà riprendere fiato alla Zona e poi anche a via Roma, quella con la pressione più alta: è una linea verde con almeno 14 fermate. Corre da via Buozzi fin su, al Twenty e poi al ponte Roma per farsi strada fino in piazza Adriano e ancora su Corso Italia, Piazza Mazzini, Corso Libertà... fino alla stazione. Finendo per sciogliere un decennale isolamento in termini di viabilità veloce e sostenibile. In Comune è stato definito il progetto con tutte le interconnessioni, sia con le linee esistenti che con le ciclabili e le stazioni ferroviarie: è la linea "2" del Metrobus. Che ora finalmente chiarisce il senso del suo inserimento nella rete dei collegamenti. Guardando al grafico che Ivan Moroder, il responsabile tecnico della viabilità, ha definito in questi giorni col sindaco e i suoi esperti, si vede con chiarezza tutto questo: la partenza è fissata in via Buozzi con prosecuzione su via Pacinotti, via Galilei, deviazione su via Avogadro, via Grandi e infine via Roma, piazza Adriano e su verso Corso Italia, Corso Libertà fino alla stazione. «È il respiro che si voleva dare ad una direttrice sottoposta a continue pressioni di traffico e priva di una linea veloce e sicura anche in termini di tempi di percorrenza» dice Caramaschi. Ma il disegno che è già nel suo cassetto rivela anche altri particolari che rendono il nuovo asse Metrobus in grado di interagire con gli altri e il cui arrivo sarà accompagnato da una serie di interventi parziali che tuttavia, messi insieme, forniscono una nuova visione di quella parte di città stretta nel parallelepipedo zona industriale sud, tracciato nord e via Roma. Ecco il quadro: 1) ciclabile già esistente sull'area di 13,5 chilometri; 2) ciclabile progettata e interconnessa di 1,8 km; ciclabile proposta nel piano della mobilità di altri 1,1 chilometri; 4) tre stazione di bike sharing per la presa in consegna e la riconsegna dei mezzi lungo l'asse del Metrobus via Buozzi-via Roma; 5) parcheggio di Bolzano sud in riattivazione pubblica; 6) le tre mini-stazioni del treno sull'asse Bolzano sud-Bersaglio-ponte Roma (una volta concluso il riassetto della ferrovia per Merano con il nuovo tunnel nel giro di tre anni). Come si vede, la linea "2" del Metrobus piove dentro una logica di multi mobilità pubblica o sostenibile che non si conclude dentro il semplice asse di attraversamento dei mezzi, come ad esempio in viale Druso. Ma il suo arrivo è stato l'occasione per immettere sulla direttrice, coordinandole, tutte le altre opzioni alternative all'auto così da rendere il sistema nel suo complesso concorrenziale al mezzo privato. Sono state previste fermate molto funzionali rispetto al possibile uso che ne potranno fare pendolari e, soprattutto, bolzanini: una davanti al Twenty, prima della svolta su via Grandi, una a ponte Roma, verso Oltrisarco, tutte le stazioni dei treni, i punti di bike sharing, gli incroci verso Don Bosco-Europa e infine via Roma e il suo asse preferenziale. I tracciati saranno coordinati e cercheranno di non incidere su parcheggi esistenti o possibili visto che, sia su via Roma che in via Galilei, lo spazio delle corsie consente una convivenza col Metrobus. Il quale, altro elemento di novità nel quadro del Pums, il piano di mobilità sostenibile, verrà alimentato con bus a trazione "zero emissioni" integrale. Altro elemento che emerge dai "lucidi" del progetto di nuova mobilità tra Zona e via Roma è l'eliminazione dei restringimenti della carreggiata dell'Arginale esistente in tre punti precisi oltre che , naturalmente, le novità previste già in fase di accordo con la Provincia. I quali inseriscono la galleria artificiale tra via Grandi e la galleria del Virgolo e, in collegamento stretto, l'adeguamento di via Grandi stessa e di via Siemens. Guardando al ruolo centrale che questo asse alternativo a via Galilei avrà, in vista dell'uso sempre più ciclo-pedonale di quest'ultima direttrice che oggi invece è l'unica capace di garantire la cinghia di trasmissione dei collegamenti tra Zona e città.













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