Seppi contro il manifesto gay: «Propaganda l’omosessualità»

Polemica per alcuni poster fatti affiggere a Bolzano che ritraggono due ragazzi in atteggiamenti affettuosi



Polemica per alcuni manifesti contro l’omofobia, fatti affiggere dalla Provincia. Sui poster si vedono due ragazzi (o due ragazze) in atteggiamento affettuoso con la scritta semplicemente normale. A sollevare il caso è il consigliere di Unitalia Donato Seppi.

«Esiste davvero la necessità di sponsorizzare con pubbliche risorse campagne pubblicitarie in cui si espongono manifesti rappresentanti due uomini in chiari atteggiamenti omosessuali»? Lo chiede il consigliere provinciale di Unitalia, Donato Seppi, in una interrogazione. Seppi parla di una «inaccettabile campagna pubblicitaria». «Se l’omosessuale - aggiunge - va rispettato come chiunque altro non si giustifica la propaganda, seppure in forma indiretta all’omosessualità; ancora meno è accettabile che si possa considerare l’omosessualità come una ragione di orgoglio; sia esso personale o riferito alla categoria».

Secca la replica delle organizzazioni per i diritti dei gay: «Evidentemente il consigliere Seppi è animato ancora da pregiudizi, e non si rende conto delle violenze cui spesso vengono sottoposte le persone omosessuali».













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