Sill, la coop incassa 2 milioni ma tre mesi dopo fallisce

Tommasini mette in liquidazione coatta la Sportring: gravi irregolarità Sigismondi: «Bastava aspettare e il Comune avrebbe ricevuto l’impianto gratis»


di Davide Pasquali


BOLZANO. «Bastava aspettare tre mesi e mezzo e il Comune avrebbe ricevuto la Sill gratis, senza sborsare quei due milioni di euro». A sostenerlo è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alberto Sigismondi, sulla scorta di un decreto assessorile firmato dal vicepresidente della giunta provinciale Tommasini, recante “liquidazione coatta della cooperativa Sportring”. Ossia di chi gestiva l’impianto del ghiaccio di Castel Novale e che ha incassato i quasi due milioni di euro sborsati dal Comune per aver rinunciato alla concessione di gestione dell’impianto fino al 2033. A lasciare perplessi sono i tempi: il Comune salda a fine agosto 2013, e già prima di Natale 2013 il revisore della Raiffeisen comunica l’esistenza di gravi irregolarità contabili e comunica: si deve avviare l’iter per la liquidazione coatta della cooperativa Sportring.

Chiosa Sigismondi: «Non so se si tratti di superficialità o di incapacità di gestire i soldi pubblici oppure ancora, ma non ci voglio credere, di aver voluto procedere ugualmente, pur sapendo come stessero le cose».

I fatti sono due: il 26 agosto 2013, con delibera 563, la giunta comunale di Bolzano dà incarico di liquidare 1.975.952 euro alla coop Sportring a titolo di indennizzo per aver rinunciato a proseguire nella gestione dell’impianto. La concessione, risalente al 2003, sarebbe terminata il 9 dicembre del 2033. L’importo dell’indennizzo è stato determinato sulla base delle stime di Comune e Provincia afferenti il valore di mercato dell’impianto sportivo sul quale la cooperativa deteneva la concessione d’uso della superficie. Ora, da un decreto assessorile pubblicato nel bollettino ufficiale della Regione e firmato dal vicepresidente della giunta provinciale Tommasini a inizio agosto, si scopre che la Sportring è stata posta in liquidazione coatta. «Il verbale di revisione ordinaria, terminata il 13 dicembre 2013, della cooperativa Sportiring Bozen, eseguito dalla Federazione Raiffeisen a mezzo del revisore incaricato Christian Schwarz, comunica che sono emerse gravi irregolarità, tra le quali la perdita del capitale sociale, la impossibilità di raggiungere lo scopo sociale, un crescente indebitamento, la mancanza di mutualità, tali da ritenere necessaria l’adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della cooperativa».

«Evidentemente», conclude Sigismondi, «c’è stato un corto circuito: possibile si agisca così a compartimenti stagni, fra esponenti dello stesso partito in Comune e in Provincia? Possibile che nell’enclave non si sapesse? O sono stati superficiali, o poco capaci, o, ma non voglio crederlo, in malafede».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
Gli interventi

Congresso Svp, Dorfmann: «Con il nazionalismo non si va da nessuna parte»

Tajani a Merano: «il migliore difensore dell'ambiente è l’agricoltore. Non siamo negazionisti ma serve una lotta al cambiamento climatico che veda al centro le persone, perché non possiamo sottovalutare l'impatto sulle persone e sulle imprese. Dobbiamo garantire il lavoro ai cittadini europei»

Il caso

Casa-albergo per lavoratori, il progetto resta fermo al palo

Prevista al posto dell’ex distributore di via Piave a Merano, da tempo in condizioni di degrado, è stata indirettamente congelata dal ricorso al Tar sulla nuova zona residenziale nel rione Maria Assunta: i fondi per i due progetti sono correlati


Simone Facchini

Attualità