Sindaci, in arrivo i “super-poteri”

La Regione recepisce il decreto su sicurezza e alcol. Caramaschi prepara la mappa delle zone a rischio



BOLZANO. Più poteri ai sindaci sulla sicurezza, Caramaschi si prepara. Dopo l’incontro di inizio luglio con il Commissario del governo Vito Cusumano, il sindaco ha organizzato un gruppo di lavoro con il direttore generale Andrea Zeppa, il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti e i rappresentanti dell’avvocatura comunale. Il tema è il «Patto per l'attuazione della sicurezza urbana», con le misure possibili al sindaco. «Sì, ci prepariamo in vista delle nuove regole», conferma Renzo Caramaschi.

La base è il «decreto sicurezza» Minniti della scorsa primavera, che ha posto le basi dei maggiori poteri ai sindaci. Il passo successivo è la legge regionale, che arriverà in consiglio regionale nella seduta di giovedì e venerdì prossimo. All’interno del disegno di legge sull’assestamento del bilancio di previsione della Regione 2017-2019 sono previste alcune modifiche alle norme in materia di enti locali, con adeguamenti al «decreto sicurezza». Il decreto, specifica il disegno di legge della giunta regionale, «ha rafforzato i poteri dei sindaci in situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana».

Alcol. Il disegno di legge regionale attribuisce al sindaco il potere di adottare ordinanze per un periodo non superiore a trenta giorni, che limitino gli orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Tale potere, specifica la relazione, deve essere esercitato nell'ambito dei criteri che saranno eventualmente stabiliti dalla Provincia autonoma territorialmente competente ed è soggetto ad una serie di limitazioni. Le ordinanze del sindaco dovranno essere finalizzate alla tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, nonché dell'ambiente e del patrimonio culturale. Un secondo limite circoscrive il potere di ordinanza a determinate aree del Comune, interessate da afflusso particolarmente rilevante di persone, anche in relazione allo svolgimento di specifici eventi. La legge disciplina inoltre i poteri del sindaco di emanare ordinanze contingibili e urgenti in materia di igiene, edilizia e polizia locale, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minaccino l'incolumità dei cittadini. Per l'esecuzione dei relativi ordini, il sindaco potrà chiedere al questore, se necessario, l’assistenza della forza pubblica. Anticipa Caramaschi: «In casi particolarmente gravi, noi sindaci potremo arrivare a vietare per un mese la vendita di alcolici in alcuni esercizi pubblici. Si dovranno poi prevedere le zone della città in cui non saranno consentiti assembramenti o feste. È previsto anche una sorta di Daspo per persone che non potranno frequentare certi luoghi». È di questo che si sta occupando il gruppo di lavoro in Comune.

Sicurezza. «Prepareremo un piano integrato per la sicurezza», riferisce il sindaco, che andrà firmato insieme al Commissariato del governo. Verranno individuate le aree di Bolzano ritenute a rischio di degrado o marginalità, riferisce una nota, «e come tali meritevoli di interventi aggiuntivi rispetto a quelli già in atto in termini di prevenzione e controllo del territorio da parte delle forze di polizia. Non solo: si vorrebbero mettere in campo anche azioni di politiche sociali nei quartieri più problematici, dove cresce il disagio in particolare tra i giovani».

È gli altri sindaci? Questa la previsione di Andreas Schatzer, presidente del Consorzio dei Comuni: «Il tema sicurezza sta a cuore a tutti noi, ma immagino che i nuovi poteri verranno sfruttati soprattutto nei centri principali».

Pubblici esercizi. Altra novità in arrivo, la Provincia trasferirà ai Comuni il potere decisionale sugli orari degli esercizi pubblici. Giovedì Caramaschi ha incontrato l’assessore provinciale Arnold Schuler. Attualmente gli orari dei pubblici esercizi vengono fissati dalla Provincia, dopo avere sentito i Comuni. L’assestamento del bilancio regionale prevede numerose altre norme. I contributi a sostegno dei versamenti volontari alla previdenza integrativa vengono allargati agli ex dipendenti pubblici. Vengono potenziati i contributi del «Pacchetto famiglia e previdenza sociale» per chi si astiene dal lavoro per accudire i figli fino al terzo anno di vita o per assistere familiari non autosufficienti. Ai giudici di pace coordinatori viene riconosciuto un aumento a 687 euro mensili di indennità di direzione. Il disegno di legge si occupa anche dell’inquadramento del personale degli uffici giudiziari transitati dallo Stato alla Regione.













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