SINIGO (MERANO). L'altra sera, in piazza Vittorio Veneto, erano in tanti alla fiaccolata per Liam, il bimbo di 5 anni morto all’ospedale di Verona all'improvviso. Una frazione intera, quella di Sinigo, ma non solo, a stringersi intorno ai famigliari, per dimostrare l’affetto a questi ultimi, al centro di una tragedia che li ha colpiti nei sentimenti più intimi. C'era tante persone, diverse centinaia, in un corteo che si è snodato per le vie della frazione.

Affetto vero, parole e presenza: i residenti, i compagni di scuola materna, tanti amici e colleghi di lavoro del padre, dipendente della Solland Silicon, sottoposta in questa settimane a notevoli problemi occupazionali.

Sinigo ha inteso così ricordare il piccolo scomparso lo scorso fine settimana, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha comunicato che l’esito dell’autopsia, eseguita a Verona, non è ancora stato trasmesso e si prevede che sarà disponibile soltanto fra circa 10-14 giorni. In ogni caso è già stato confermato, che non si è trattato di meningite. Per questo motivo si ribadisce che non sono necessarie misure precauzionali per i familiari o per le persone dell’ambiente del piccolo. Vedi ad esempio la scuola materna frequentata dal bimbo, dove qualche genitore di altri bambini si era preoccupato.

La direzione dell’Azienda sanitaria esprime alla famiglia le più sentite condoglianze e chiede la comprensione dei mass media se ulteriori dettagli clinici non verranno resi pubblici in quanto protetti nel rispetto della legge per la privacy. Per questo motivo gli esiti dell’autopsia, anche dopo il loro arrivo, non potranno essere pubblicati senza esplicita autorizzazione dei famigliari. A questi ultimi anche le condoglianze della redazione del giornale. (e.d.)