le provinciali 

Sinistra, nessun accordo con il Pd 

Di Biasio: «Lavoriamo per una lista nuova, che raccolga tutta l’area»



BOLZANO. Una lista di sinistra o niente. «Un progetto vero, autorevole, che resti nel tempo, non un cartello elettorale», così Luca Di Biasio, coordinatore bolzanino di Sinistra-die Linke annuncia la linea scelta dal movimento per le elezioni provinciali. Non ci saranno trattative con altri partiti, dai Verdi al Pd. «Non avrebbe senso trattare, magari litigare, per un paio di posti in lista che non si tradurrebbero mai in una elezione. Soprattutto il Pd ci sembra avere preso una direzione molto diversa dalla nostra», sottolinea Di Biasio. Alle politiche del 4 marzo Sinistra ha fatto parte del progetto di «Liberi e uguali», flop nazionale. «Bisogna allargare molto di più, a partire dai sudtirolesi», commenta Di Biasio. Se non sboccerà un progetto di sinistra in tempo per le provinciali, «saltiamo un giro e daremo indicazioni di voto per altre liste». Sinistra-die Linke, si legge in una nota, «mette a disposizione tutte le sue energie per un progetto teso a costruire una sinistra aperta, interetnica, plurale, larga e inclusiva che sappia collegare tutte le forze politiche, il mondo dell’associazionismo e delle reti presenti sul territorio che facciano riferimento a questa area». Questo il terreno di gioco indicato: «Progetto di lotta alle disuguaglianze e alle ingiustizie sociali che si focalizzi su un’autonomia democratica e su temi fondamentali quali quello del lavoro, della lotta al precariato, del diritto alla casa. Contro le speculazioni e per maggiori investimenti sulla scuola e sull’istruzione, sulla sanità, sul bilinguismo per un rilancio della cultura, per una nuova politica di accoglienza e per una riconversione dell’economia in direzione della sostenibilità ambientale e sociale». Il primo sarà «un’assemblea che diventi luogo di incontro e di discussione per tutte le anime della sinistra e che sappia successivamente organizzare dei “tavoli delle competenze” dove affrontare nel dettaglio (e cercare di dare delle risposte) a quelli che a noi sembrano essere i punti chiave da dover affrontare per una buona politica nella nostra provincia».















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