Slitta al 2020 il tunnel della Mebo-Passiria: manca metà dei fondi

Si prolunga l’attesa anche per il cavalcavia alla confluenza, per la circonvallazione di Castelbello e per la Foresta-Tel


di Giuseppe Rossi


MERANO. Almeno la metà dei finanziamenti necessari per realizzare il secondo lotto della circonvallazione Mebo - Passiria in tunnel sotto la città e in caverna attraversando Monte Benedetto non sarà disponibile prima del 2020.

A sostenerlo è il programma delle opere stradali di interesse provinciale approvato dalla giunta provinciale. Chi sperava tra cinque anni quel tunnel di percorrerlo, eliminando una parte del traffico che tiene in scacco Merano, dovrà ricredersi. I finanziamenti inizieranno a fluire dalle casse provinciali già quest'anno, ma il grosso della torta (si parla di 159 milioni di euro) arriverà a partire dal 2020.

Alla voce circonvallazione Mebo-Passiria secondo lotto, il programma della ripartizione infrastrutture per le opere stradali di interesse provinciale indica per l'anno in corso stanziamenti per 2 milioni di euro, importo che nel 2016 salirà a 5,6 milioni. Nel 2017 sono previsti 2 milioni, mentre dal 2018 le cifre sono destinate a crescere: prima 10 milioni, nel 2019 altri 22 milioni di euro e nell'anno 2020 e successivi i restanti 103 milioni.

Senza finanziamenti, sarà possibile completare gli oltre 2 chilometri di circonvallazione sotto la città? Pare proprio di no, per cui prima del 2020-’21 di collegamento diretto tra la Mebo e l'imbocco della val Passiria non si potrà parlare. All’amministrazione comunale che uscirà dalle elezioni del 10 maggio l'arduo compito di studiare alternative per migliorare la vivibilità e la viabilità anche senza circonvallazione.

Ma anche altre opere stradali importanti dovranno attendere almeno altri cinque anni per essere finanziate. Parliamo del cavalcavia Mebo alla confluenza che supera in un colpo Adige e Passirio: i 3 milioni e mezzo per mettere in sicurezza il manufatto non saranno disponibili prima del 2020. E anche per la circonvallazione di Castelbello, per la quale sono previsti 73 milioni di euro, bisognerà attendere fino al 2020. Lo stesso, infine dicasi per il primo lotto della Foresta-Tel, opera in tunnel che dovrebbe rendere inutile l'attuale strada che divide in due lo stabilimento della Forst. Anche qui i 34 milioni necessari sono rinviati al 2020. In questo caso, però, c'è di più. In un recente incontro avuto dal presidente Arno Kompatscher con gli abitanti di Marlengo pare sia emersa la volontà di non realizzarlo proprio quel lotto di circonvallazione, a meno che la Forst non lo paghi per intero di tasca propria.

Opere edili E anche in tema di esecuzione di opere edili, la maggior parte dei finanziamenti sono rinviati al 2020. Sul fronte caserme, tutti interventi dal 2020: alle Battisti verranno realizzati tre edifici abitativi per 8,8 milioni di euro, una palestra e un corpo di guardia per altri 5,5 milioni. Alla Polonio sono previsti 15,5 milioni per ristrutturazioni e nuove costruzioni di edifici. Anche sul fronte scuole ci sono rinvii eccellenti. Il centro formazione Marconi in zona artigianale di Maia Bassa riceverà il finanziamento più sostanzioso a partire dal 2020 (17,4 milioni), come l'ampliamento della scuola Zuegg (8,9 milioni), la palestra doppia al Kaiserhof (6,37), l'impianto di climatizzazione al quarto piano del Kaiserhof (1,6) e l'ampliamento del Marie Curie (1,48). Per la ristrutturazione della scuola alberghiera Ritz si parla di 21,2 milioni dal 2020. Anche la mensa allo school village non sarà finanziata prima del 2020 con 2,85 milioni, come il risanamento energetico del complesso scolastico di via Wolf (3,77 milioni). Sempre al 2020 viene rinviato il rifacimento del convitto delle Dame inglesi in piazza Rena (13,88 milioni).













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