La protesta

Solland, gli operai chiedono la mobilità

A Sinigo nuova protesta dei dipendenti lasciati da mesi senza stipendio e senza prospettive per il futuro



MERANO. «Non ci resta che chiedere la mobilità per tutti i lavoratori, nella speranza che Massimo Pugliese la accolga. Potremo garantire loro un minimo di speranza legato al possibile acquisto della fabbrica»: sono le parole di Maurizio Albrigo pronunciate mercoledì pomeriggio nella conferenza stampa indetta a Sinigo, davanti alla Solland Silicon, presenti una cinquantina di operai più arrabbiati che mai per come continuano ad essere trattati.

Sul banco degli accusati Massimo Pugliese, l'imprenditore irpino colpevole di non avere fatto chiarezza sul futuro dell'azienda, di non aver pagato gli arretrati che spettano ai dipendenti, di non avere onorato gli impegni che s'era preso, "di non avere fatto mai l'imprenditore", come ha precisato Stefano Schwarze della Cgil. La conferenza stampa, con conseguente protesta dei lavoratori, s'è tenuta davanti alla Solland Silicon dopo che era saltato l'incontro che lo stesso Pugliese avrebbe dovuto avere, sempre ieri pomeriggio, presso la sede di Assoindustriali.

«Con un fax ci ha comunicato - ha commentato Albrigo - che per inderogabili impegni che aveva non poteva essere presente a Bolzano. L'avevamo intuito da tempo perché la tattica di Pugliese oramai è nota: fare promesse, che poi non mantiene, e dilazionare il più possibile l'agonia di questa azienda. Non ha i soldi per pagare gli operai che attendono da tempo il saldo delle loro spettanze: questa è la realtà. Non ci testa che avviare le pratiche per la mobilità dei dipendenti».

Probabile che una decisione operativa sul da farsi venga presa nel pomeriggio di giovedì durante l'assemblea  alle ore 14 con tutti gli operai. Stefano Schwarze della Cgil nel suo intervento è stato critico anche nei confronti della Provincia e del Comune di Merano «che hanno promesso di interessarsi ai problemi aziendali senza però arrivare a fatti concreti».

Schwarze ha posto l'accento anche sulla pericolosità di un'azienda come la Solland Silicon che richiede interventi di manutenzione e di sicurezza costanti. «Anche in questo caso - ha aggiunto - è rimasta senza alcuna risposta la lettera che come sindacati abbiamo inviato al presidente Kompatscher, al Questore e al Commissario del Governo». La vicenda della Solland Silicon è giunta al capolinea. Su questo hanno concordato i sindacalisti e la stragrande maggioranza dei lavoratori. L'imputato principale è Massimo Pugliese che sostiene di attendere un imprenditore cinese che sarebbe interessato ad acquisire la Solland. Dovrebbe arrivare a Sinigo entro la fine del mese. Ma nessuno crede più a Pugliese, come testimoniano i manifesti affissi all'esterno della fabbrica.













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