Spacciatore «malato di gioco», gli riducono la pena di due anni

Il camionista è stato visitato in carcere e gli è stata riscontrata una “dipendenza da slot-machine” In primo grado era stato condannato a 10 anni perché sorpreso a trasportare 35 chili di cocaina


di Susanna Petrone


BOLZANO. Pena ridotta perché “malato di gioco”: i giudici della Corte d’appello hanno decurtato la pena da dieci a otto anni a Marco Galli, camionista napoletano di 46 anni, fermato l’anno scorso con 35 chili di cocaina purissima dalla Guardia di Finanza alla barriera autostradale di Vipiteno.

In primo grado era stato condannato a dieci anni di carcere, visto che la droga era pura al 97 per cento e una volta tagliata e rivenduta avrebbe fruttato oltre 50 milioni di euro. Il camionista, però, aveva spiegato di aver accettato il “lavoro” - trasportare lo stupefacente dall’Olanda all’Italia - per una serie di debiti accumulati nel tempo a causa del suo vizio per il gioco. I legali di Marco Galli, gli avvocati Nicola Nettis e Alberto Valenti, hanno però richiesto una perizia che è stata presentata ai magistrati in Corte d’appello. Secondo Cesare Guerreschi, esperto di dipendenze, il camionista è affetto da una vera e propria “malattia da gioco”. «Ha perso completamente la capacità di riflettere - spiega Nicola Nettis -. Il nostro cliente avrebbe fatto di tutto pur di riuscire a guadagnare dei soldi. Spendeva tutti i suoi guadagni nelle macchinette. Per questo motivo abbiamo chiesto che venisse effettuata una consulenza in carcere, in base alla quale Marco Galli è malato da gioco».

La droga non era destinata al mercato bolzanino, ma doveva raggiungere la Campania. L’uomo trasportava - ufficialmente - casse di cipolle provenienti dall’Olanda. Ma tra la merce era stata trovata, in uno spazio utilizzato per il deflusso dell’acqua del rimorchio, la droga. La polvere bianca si trovava all’interno di una vasca molto spaziosa. La droga era suddivisa in trenta involucri. Trentacinque chili, dunque, che una volta finiti sul mercato avrebbero fruttato più di cinquanta milioni di euro. «Quando ha accettato di lavorare per i trafficanti - prosegue Nettis - aveva già accumulato migliaia di euro di debiti a causa della sua malattia. Ha una famiglia numerosa e quindi ha pensato bene di accettare l’offerta che gli è stata fatta da un’organizzazione campana. Era la prima volta che trasportava droga». Marco Galli dovrà scontare otto anni per detenzione di sostanze stupefacenti, traffico internazionale di droga, aggravato dall’ingente quantità. La droga doveva essere portata in Italia e poi rivenduta al dettaglio in Campania. I finanzieri bolzanini erano stati notati dai colleghi di Genova, che da mesi erano sulle tracce di un’organizzazione che faceva arrivare la cocaina dall’Olanda. Una volta analizzata, gli esperti hanno scoperto che la droga era tra le più pure mai sequestrate sul territorio nazionale e che avrebbe potuto essere tagliata quattro volte (trasformandosi in oltre 100 chili di droga da vendere).

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