Spaccio di eroina nei rioni, 17 dal giudice 

La Procura chiude una maxi inchiesta della polizia e chiede il rinvio a giudizio di tutte le persone inquisite



BOLZANO. In città a Bolzano è aumentato in maniera preoccupante il consumo di droga pesante, in particolare eroina. E’ quanto emerge da una maxi inchiesta condotta dalla polizia due anni fa con un procedimento ora portato a conclusione dalla Procura della Repubblica che ha depositato richiesta di rinvio a giudizio a carico di 17 bolzanini, tra cui alcuni cittadini stranieri.

Tutti gli indagati sono accusati, a vario titolo, di aver detenuto illegalmente sostanze stupefacenti e di averle cedute a terzi. In sostanza l’inchiesta ha cristallizzato la posizione di una serie di presunti spacciatori al dettaglio che agivano in città e che a loro volta, molto probabilmente, facevano anche uso personale delle sostanze stupefacenti.

Le zone di Bolzano più coinvolte sono quelle di Don Bosco ma diversi inquisiti risultano residenti anche in centro città ed in altri quartieri. Tra le residenze indicate nell’atto di citazione spiccano via Glorenza, via Torino, via Goethe, via Castel Firmiano, via Penegal, via Milano, via Druso, via Parma. Tra gli indagati ci sono anche un brissinese ( Giuseppe Alessandro Manno di 41 anni, nativo in Germania) ed un tunisino residente a Prato Isarco (Ahmed Beya di 28 anni). Tutti gli altri indagati risultano invece domiciliati a Bolzano. Come detto nei guai ci sono diversi cittadini italiani. Tra questi Evelin Gardner di 43 anni, Erick Esposto di 39 anni (brasiliano di origine), Francine Russo di 30 anni, Suban Selmani di 30 anni, Nabil Lechab di 36 anni. Tutti gli altri sono cittadini stranieri residenti come detto a Bolzano (con un paio senza fissa dimora). Si tratta di Aymen Harrabi, tunisino di 34 anni; Ouassim Mathlouthi, quarantenne francese; Montasser Chouchane, tunisino di 38 anni; Samir Ben Amara, tunisino di 41 anni; Jamel Methenni , tunisino di 33 anni; Talel Ahmed, tunisino di 34 anni; Omar Baya, tunisino di 33 anni; Faduz Abou Samra, algerino di 39 anni; Alì Ahmed , tunisino di 32 anni; Mouhmm Salim, tunisino di 33 anni. sarà il giudice dell’udienza preliminare a decidere, nelle prossime settimane, le varie posizioni e gli eventuali rinvii a giudizio. E’ probabile che molti degli inquisiti decidano di procedere con un rito alternativo (patteggiamento o rito abbreviato) per ottenere gli sconti di pena previsti. Quasi tutti sono accusati di aver detenuto a scopo di spaccio eroina (qualcuno anche di cocaina) in alcuni casi in quantità anche rilevanti e cioè sino a 750 grammi. (ma.be.)















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