BOLZANO. La stangata dell’Imu fa paura. Spetta ai Comuni stabilire le aliquote, ma il gettito supplementare rispetto all’ex Ici andrà quasi tutto allo Stato (92 milioni solo in Alto Adige). I Comuni faranno la parte dei cattivi, senza aumentare la propria cassa. «Toccherà a noi guardare in faccia i cittadini e decidere cosa è ancora sopportabile in una situazione economicamente così critica», ammette il vicesindaco Klaus Ladinser (Svp).

In Comune la ripartizione Finanze da settimane elabora tabelle per verificare se la giunta avrà margini per ridurre la tassazione sulla prima casa.I Comuni avranno tempo fino a fine settembre per decidere le aliquote: la prima rata di giugno dell’Imu verrà calcolata con le percentuali fissate dalla legge statale. Qualche indicazione inizia a uscire.

A Bolzano il sindaco Luigi Spagnolli rilancia la propria idea: penalizzare le case sfitte.

Cade nel gelo invece l’ipotesi di Imu-bis inserita dal governo nel decreto fiscale (come riferiva ieri Repubblica): una tassa di scopo fino al 5 per mille che i Comuni potrebbero applicare per finanziare opere pubbliche. «Imu bis? Non scherziamo. Nessun Comune altoatesino in questo momento oserebbe infliggere un’altra tassa», mette le mani avanti il presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher.

Gli alloggi vuoti. Spagnolli annuncia: «Vorrei provare a utilizzare la discrezionalità che ci è concessa per penalizzare fenomeni negativi come le centinaia di appartamenti sfitti a Bolzano. Sarà una delle proposte che metterò sul tavolo: aumentare oltre il 7,6 per mille l’aliquota per le case non utilizzate». Con una parte della maggioranza Spagnolli sfonda una porta aperta. Guido Margheri (Sel) ha scritto già il mese scorso a Spagnolli chiedendo di prevedere una aliquota alta sugli alloggi sfitti. «Alcuni Comuni si sono già mossi in questa direzione. Cagliari applica il 10,6 per mille alle case sfitte».

Un incremento di aliquota sulle seconde case è stata prospettata anche da Kompatscher dopo l’assemblea di venerdì del Consorzio.

I Comuni possono migliorare le proprie finanze aumentando le aliquote. Nel resto d’Italia è già deciso. Ladinser promette per Bolzano «la massima attenzione. Ne abbiamo parlato lunedì scorso nel coordinamento della Svp cittadina: è necessario calmare questa situazione, la tassazione non può essere aumentata ancora. In un periodo così difficile va riveduto il meccanismo del finanziamento comunale:si guardi alla situazione dei cittadini, prima di pensare a cosa serve al Comune. Sarà necessaria una alleanza con i nostri amministrati sulle fonti di finanziamento».

Imu bis. A livello nazionale la nuova tassa di scopo comunale è già sommersa dalle critiche di Pd e Pdl. Kompatscher aggiunge: «In termini assoluti l’idea può essere interessante. Una comunità si allea per costruire una opera importante e destina proprie risorse a quel progetto. In Svizzera funziona così, con lo strumento dei referendum. Ma non oggi, non con le famiglie che hanno paura di non farcela». Barricadero Spagnolli: «Ma quale Imu bis: se lo Stato ritiene di creare i presupposti di legge affinché gli enti locali abbiano altre entrate, deve tassare o far tassare i patrimoni. Anche una tantum, ma quella è l'unica ricchezza ancora spremibile. Togliere ancora ai redditi è follia». Altrimenti detto, conclude l’assessore Luigi Gallo (Prc): «Serve una patrimoniale sui grandi patrimoni. Se non ora, quando?»

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