Spagnolli: «Le multe non servono ad educare i ciclisti»

Il sindaco: continueremo a investire in educazione stradale. Ronchetti: «Chi è maleducato in auto lo è anche in bici»


di Riccardo Valletti


BOLZANO. La questione della difficile convivenza tra pedoni e ciclisti in strada, sollevata dal movimento Free Walk International, è già all'attenzione dell'amministrazione comunale. Lo assicura il sindaco Luigi Spagnolli, «Il Comune da tempo investe, e continuerà a farlo, sull'educazione stradale».

Nei giorni scorsi il movimento di opinione aveva sollevato diversi interrogativi sulla gestione comunale degli spazi pubblici, criticando il troppo permissivismo nei confronti dei ciclisti dei quali veniva denunciata l'arroganza nei confronti di chi vorrebbe solo passeggiare in santa pace.

«Ma non si può eliminare la maleducazione con contravvenzioni in serie – afferma il sindaco – il movimento ha tutto il diritto di rivendicare sicurezza per i pedoni, e per questo manteniamo alta l'attenzione, incrementandola nei limiti del possibile». E in ogni caso, «le multe ai ciclisti i vigili urbani le danno eccome». Lo conferma a sua volta il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti, che risponde all'accusa di “essere tenero” nei confronti delle due ruote con i numeri.

«Nel 2012 sono state oltre mille le sanzioni elevate ai ciclisti, su un totale di 54 mila». Per la precisione si tratta di 1039 verbali, di cui 376 per guida contromano, 42 attraversamenti con semaforo rosso, 211 passaggi su marciapiede, 345 casi di mancanza di luci di segnalazione e perfino 8 per guida in stato di ebbrezza con conseguente denuncia all'autorità giudiziaria. Una tombola che vale tra i 40 e i 100 euro a multa. «Purtroppo è vero – sospira Ronchetti – che capita di incrociare ciclisti maleducati, e lo dico per esperienza diretta; ma si tratta di casi abbastanza limitati, in generale la nostra città ha una viabilità da record in questo senso». Il comandante ribatte anche sulla questione degli infortuni: «quelli registrati da noi sono in percentuali minime rispetto alla quantità di traffico ciclabile».

In generale, a mancare sarebbe una buona scorta di educazione alla convivenza e senso civico, afferma Ronchetti, «nel mondo della mobilità è un continuo tutti contro tutti: le auto con le moto, i camion con le auto, e per le biciclette non fa nessuna differenza; anzi sono convinto che siano le stesse persone, che se sono maleducate al volante dell'auto lo sono anche in sella alla bici». Ipotizzare però, come chiede il movimento di protesta con la campagna di affissioni sotto il marchio “Respect”, la chiusura di spazi destinati esclusivamente ai pedoni non è cosa praticabile: «Tecnicamente è possibile, ma andrebbe contro la filosofia della mobilità cittadina che abbiamo applicato finora, cioè quella della totale permeabilità alle bici tranne pochissime eccezioni». A questo punto è meglio fare una precisazione: le strade chiuse al traffico ciclabile in centro sono solamente via Museo e piazza Erbe, oltre ai vicoli in cui è chiaramente esposto il segnale di zona pedonale.

«Sul tema della convivenza tra pedoni e bici abbiamo progetti attivi da tempo, di educazione stradale soprattutto con i giovani delle scuole – spiega Ronchetti – per gli adulti ci sono campagne di sensibilizzazione, ma poi è al singolo cittadino che spetta fare la sua parte».













Altre notizie

il rimpatrio

Chico Forti, il grande giorno: di nuovo in Italia. «Non vedo l'ora di riabbracciare mia madre»

L'aereo con a bordo il 65enne trentino, condannato all'ergastolo in Florida per omicidio, è atterrato a Pratica di Mare. Visibilmente commosso ha ringraziato la presidente Meloni (foto Ansa)

IL RITORNO. Arrivato a Roma dopo 24 anni di detenzione in America
LA RICHIESTA. I legali: "Subito istanza per vedere la mamma"
IL PENITENZIARIO. A Rebibbia prima del trasferimento a Verona. Fugatti: "Presto potremo abbracciarlo"
L'ANNUNCIO. Oggi il rimpatrio di Forti. "Per me comincia la rinascita"

LO ZIO GIANNI. "Chance di nuova vita dopo una lunga battaglia"
NORDIO.
 "Straordinario traguardo politico e diplomatico"
LA SCHEDA. L'imprenditore surfista che vinse da Mike in tv accusato di omicidio a Miami

Attualità