Spagnolli: «Spero di poter tagliare l’Imu»

Il sindaco afferra al volo l’apertura del ministro Cancellieri: «Vorrei ridurre le prossime rate e renderla meno complicata»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Meno sei giorni al termine del pagamento dell’odiata Imu ed il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, annuncia che l’imposta andrà «riformata»: anzi, il governo ci sta già lavorando. «L’Imu ce la siamo trovata» ha detto il titolare del Viminale riferendosi al fatto che l’imposta è stata introdotta dalla legge sul federalismo municipale dal governo Berlusconi. Cancellieri ha quindi detto che «occorrerà riformarla», non nel senso di abolirla, bensì «dando ai Comuni la possibilità di disporre degli introiti», che invece oggi finiscono nelle Casse dello Stato. «L’Imu è una imposta che ha una sua necessità in questa fase - ha aggiunto il ministro - ma va riequilibrata in modo diverso e nel governo c’è chi sta lavorando in questo senso». - Ieri intanto il governo ha assunto un impegno preciso in questa direzione: l'Imu tornerà ai Comuni a partire dal 2013. Lo ha annunciato il presidente dell'Anci Graziano Delrio al termine dell'incontro con il premier Monti a Palazzo Chigi. «Dopo la prima rata dovremo ragionare su come verrà realizzato questo cambiamento, ma l'elemento più importante è che il passaggio ai Comuni dell'imposta consentirà un abbassamento delle aliquote». Il sindaco afferra al volo l’apertura e si dice disposto - se lo Stato lo renderà possibile - a ridimensionare le successive due rate da pagare a settembre e dicembre. «Cancellieri - spiega Luigi Spagnolli - ribadisce quella che fin da subito è stata la geniale scelleratezza dell’Imu: averla trasformata da pura imposta comunale, qual era l’Ici, in imposta mista riscossa dai Comuni in parte per se stessi, in parte per lo Stato. E’ evidente che renderla nuovamente comunale, dando magari ai Comuni anche la possibilità di semplificarne le procedure di pagamento, consentirebbe innanzitutto di ridurla perchè non ci sarebbe più la parte da pagare allo Stato - e poi anche di renderla meno complicata da calcolare. Però - continua il sindaco - anche la ministro si guarda bene dal dire quello che dovrebbe: e cioè che lo Stato, oltre che pretendere giustamente dai Comuni risparmi e austerità, dovrebbe farli per primo lui, i risparmi, visto che spende il grosso dei soldi pubblici. Ma mi sa che alla fine è molto più facile mettere le mani in tasca agli altri...». La Lega non ci sta. Maurizio Fugatti vicecapogruppo della Lega Nord alla Camera e segretario provinciale della Lega Nord Trentino ricorda che l’imposta è stata introdotta dal federalismo, ma era un introito per i Comuni, mentre il governo Monti l’ha trasformata in una gabella per lo Stato. E così la settimana in cui il grosso degli italiani pagherà l’imposta si è aperta con una protesta simbolica proprio del Carroccio che ieri ha bruciato davanti al Commissariato del Governo di Trento gli F24, i moduli usati per pagarla. Elena Artioli, consigliera provinciale della Lega, non ha invece intenzione di fare altrettanto. «Niente falò. vorrei evitare che la cartella finisca ad Equitalia. Invece il 17 giugno prossimo parteciperò alla manifestazione di protesta organizzata dal sindaco di Verona, Flavio Tosi, per dire no all’imposta più ingiusta che c’è».

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