Sparita a Carezza, s’indaga in Calabria

Grand hotel: dal 9 luglio si sono perse le tracce di Maria Rosa Prandelli, 64 anni, che gestisce la multiproprietà



BOLZANO. Vertice in Procura ieri per fare il punto sulla misteriosa scomparsa di Maria Rosa Prandelli, 64 anni di origine bresciana, socia di maggioranza della società che gestisce gli alloggi in multiproprietà (in tutto 470 settimane) che sono stati ricavati da una parte dello storico Grand hotel Carezza di Nova Levante. L’imprenditrice da circa 30 anni fa la spola tra l’Alto Adige e la Calabria dove ha gestito, fino ad un paio di anni fa, il villaggio Capopiccolo a Isola Capo Rizzuto. «La signora - dice il sindaco di Nova Levante Markus Dejori - vive e lavora qui da anni: mi dispiace per quello che sta succedendo».

A presentare la denuncia di scomparsa sono stati i familiari in particolare il marito, il fratello e la cognata che lavorano nella struttura di Carezza.

«Non sappiamo più nulla di lei - spiega la cognata Barbara - dal 9 luglio quando è uscita dal Grand hotel in macchina. Siamo molto preoccupati perché non era mai successo prima».

Le indagini vengono seguite dagli uomini della squadra Mobile che però, alla luce di quanto emerso finora, propendono per l’allontanamento volontario. La macchina, una Nissan Micra, è stata trovata regolarmente parcheggiata e chiusa in via Mayr Nusser, vicino al Cineplexx: a due passi dalla stazione dei treni. Ai cellulari non risponde perché, a quanto pare, sarebbero rimasti a Nova Levante.

Si sa invece per certo che la donna ha portato con sé il passaporto: sono in corso una serie di verifiche per capire se abbia lasciato il territorio nazionale. Le ricerche effettuate finora non hanno dato alcun esito.

Ci sono inoltre contatti tra la polizia bolzanina e la Calabria, terra con la quale ha stretti legami visto che per una ventina d’anni ha gestito il villaggio turistico (è una multiproprietà)di Isola Capo Rizzuto.

E sempre in Calabria l’imprenditrice, una quindicina di anni fa, era rimasta coinvolta in una grossa inchiesta.

Di lei si era tornati a parlare all’inizio dello scorso anno, quando era stata aggredita assieme al marito Francesco Sollazzo. Intorno alla mezzanotte del 9 gennaio tre uomini a viso coperto avevano atteso la donna che stava rientrando, in compagnia del marito, nell’abitazione del coniuge, in località Le Cannella di Isola Capo Rizzuto.

L’uomo era stato scaraventato a terra, mentre la Prandelli era stata picchiata ripetutamente a colpi di bastone. Aveva riportato fratture ai polsi e ad una gamba, oltre a ecchimosi e ferite lacero contuse. Si sospettò che si trattasse di una spedizione punitiva.

C’è un legame tra quell’oscuro episodio oppure l’imprenditrice ha deciso di allontanarsi spontaneamente dall’Alto Adige? Al momento la domanda è destinata a rimanere senza risposta.

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