BOLZANO

Speed check, ecco la mappa in Alto Adige

Ce ne sono 70 in 22 Comuni, ma altri hanno già fatto richiesta. Quasi 3mila multe e incassi per centinaia di migliaia di euro


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Quasi tremila multe e oltre 70 speed check distribuiti su tutto il territorio altoatesino per un incasso annuo di centinaia di migliaia di euro: sono queste le cifre principali contenute nel dossier sui totem arancioni diffuso ieri da Südtiroler Freiheit. Secondo i consiglieri provinciali della destra tedesca «gran parte dei Comuni che li utilizzano» non rispetterebbero i criteri imposti dalla Provincia, in particolare per quanto attiene la presenza di una pattuglia a ridosso del box almeno due volte alla settimana. In altri casi i vigili farebbero di tutto «per non farsi vedere». Il fatto che i totem non siano graditi almeno ad una parte degli altoatesini è testimoniato dai ripetuti atti vandalici. «Ne sono stati bruciati diversi a Ora e Termeno ma ne sono stati danneggiati altri a Bolzano (Rencio), Gargazzone e Maia Alta», sostiene Myriam Atz Tammerle.

Le sanzioni. A fare la parte del leone, per quanto attiene le multe, è Bolzano con 1476, seguita da Cornedo (355), Merano (163), Nova Ponente (146), Sluderno e Fiè allo Sciliar (123). In realtà sono molto attivi, almeno sul piano delle sanzioni, anche i centri più piccoli: da Ora (84) a Gargazzone (39), da Perca (81) a Falzes (6), da San Martino in Passiria (32) a Varna (14). Sono parecchie le multe inflitte anche a Bressanone, che però non ha fornito alla Provincia i dati precisi. Secondo la tabella di Stf si parla «di 15 multe l’ora», una cifra sopra la media.

Il numero dei box. Secondo la lista fornita dal partito della destra sudtirolese in cima alla graduatoria c’è Merano con 12 speed check, mentre Bolzano è al secondo posto con 8. Ci sono poi Lana (6), Badia e Parcines (3), Ora e Nova Levante(4), Nova Ponente (5), Gargazzone, Cornedo, Chiusa, Bressanone, Perca, San Leonardo in Passiria e Fiè allo Sciliar (2), Falzes, Sluderno, San Martino in Passiria, Terlano e San Lorenzo (1). Brunico ne ha acquistati tre ma deve ancora attivarli, mentre a Egna saranno installati a breve.

Il rispetto delle regole. I consiglieri provinciali di Südtiroler Freiheit ieri mattina hanno sottolineato come ci siano diversi Comuni che fanno i furbi. «I criteri provinciali - spiega Myriam Atz Tammerle - prevedono almeno due controlli la settimana con i vigili sul posto, ma ciò non avviene. C’è persino un Comune che ha sei speed box ma non l’autovelox all’interno e contravviene alle norme in vigore. Le regole devono valere per tutti, altrimenti i cittadini possono avere l’impressione di essere vessati».

I tre radar della Provincia. «I controlli - spiega Valentino Pagani - sono necessari e aiutano a prevenire gli incidenti. I nostri tre radar vengono utilizzati a rotazione dalle polizie municipali sulle strade più a rischio. Ovviamente serve anche la collaborazione dei Comuni».

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