Spesi 345 mila euro per la Convenzione

Nel mirino le spese per gadget (25 mila euro), pubblicità (78 mila euro), catering (47 mila euro) e moderazione (55 mila)


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Quanto ci costerà la Convenzione per l’Autonomia? Una cifra, almeno a prima vista, spropositata. Ben 345 mila euro per 31 sedute dei due forum dei 100 e dei 33. Lo si evince dalla risposta del presidente del Consiglio provinciale Roberto Bizzo al consigliere provinciale Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) che aveva chiesto una nota dettagliata in occasione della presentazione del bilancio consuntivo. Nel lungo elenco di voci c’è un po’ di tutto, dai gadget (servivano davvero?) alla pubblicità, passando per il catering, la moderazione ma anche le riprese video. A fare la parte del leone è la pubblicità con 78 mila euro, seguita dalle traduzioni con 55 mila euro e dalla moderazione con 52 mila euro. Anche il dato delle spese per il catering non passa certo  inosservato, con costi superiori ai 47 mila euro. Tutt’altro che trascurabili i fondi destinati all’acquisto dei gadget (25 mila euro), anche se i partecipanti al Forum dicono di averne visti ben pochi: forse sono stati distribuiti in periferia. Le riprese video delle sedute sono costate  47.946 euro, mentre all’Eurac, per l’apporto scientifico alla Convenzione sono stati assegnati 29.709 euro. Oltre 7 mila euro sono stati spesi in onorari per interventi di esperti vari e 951 euro per gli affitti delle sale e le pulizie. Se consideriamo che il gruppo italiano ha pressoché snobbato la Convenzione – ma anche la Svp non ci ha messo particolare energia (lasciandola in mano alle destre tedesche) – viene da chiedersi se non sia stato commesso qualche errore dal punto di vista squisitamente organizzativo e nella definizione del budget. Dura l’opposizione. Critico Alessandro Urzì: «La Convenzione si è dimostrata un’iniziativa sostanzialmente inutile, avvertita da subito come ostile dalla popolazione di lingua italiana ma anche da qualificati membri del gruppo linguistico italiano. Ora si è dimostrata anche un pozzo senza fondo. E le spese non sono ancora finite... ».Il consigliere Urzi ha annunciato, dopo la prima richiesta avanzata in Consiglio provinciale, la presentazione di una ulteriore dettagliata interrogazione  alla Provincia. Lo scopo di fondo è quello di capire se alcune di queste spese potevano essere evitate o meno. «Di certo non si capisce come siano stati affidati gli incarichi e quale sia stato il criterio utilizzato per decidere l’acquisto dei gadget. Forse si poteva gestire l’organizzazione in forma diversa e con maggiore attenzione alle varie voci di spesa. Solo il costo della moderazione, 52 mila euro, dal mio punto di vista, grida vendetta al cielo. Forse chi aveva la responsabilità di gestire la macchina ha ceduto il comando a personaggi esterni, tutti ben retribuiti. E il risultato è sotto gli occhi di tutti».

La replica del Consiglio provinciale. A fornire qualche dettaglio in più sulla parte organizzativa è stato ieri il presidente del Consiglio provinciale Roberto Bizzo. «La spesa, dal mio punto di vista, è congrua perché è stato rispettato il budget fissato, a suo tempo, dal Consiglio provinciale, quando il presidente era il mio collega Widmann».

Dei gadget, del catering, della moderazione e di tutte le spese accessorie non si è occupato, peraltro, direttamente il Consiglio provinciale. «La parte organizzativa è stata affidata all’Eurac, che ha rispettato a pieno le indicazioni ricevute dal Consiglio».

Nemmeno Bizzo, peraltro, ha mai visto i gadget acquistati per la Convenzione: «Non so nemmeno se fossero penne, matite o chiavette Usb. Immagino che siano state distribuite sul territorio. Troppo? Non tocca a me fare una valutazione di questo tipo».

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